Mauro Icardi ha denunciato l’ex moglie Wanda Nara per revenge porn: al centro un video privato pubblicato senza consenso. Il caso si inserisce in una lunga scia di battaglie legali tra i due.
Mauro Icardi ha presentato una nuova denuncia contro la sua ex moglie Wanda Nara, accusandola di aver diffuso senza autorizzazione un video intimo che lo ritrae. La segnalazione è stata formalizzata attraverso i suoi legali italiani — Raffaele Rigitano, Valeria De Vellis e Salvatore Pino — con l’obiettivo di perseguire penalmente quella che è stata definita una “grave condotta” di revenge porn. Il contenuto del video, diffuso in via privata quando i due erano ancora sposati, sarebbe stato reso pubblico da Nara con l’intento, secondo la ricostruzione del calciatore, di danneggiarlo a livello personale e mediatico.
Il gesto avrebbe avuto ripercussioni anche sulla relazione attuale dell’attaccante argentino con Eugenia Suarez, attrice argentina nota per essere la nuova compagna di Icardi. Il calciatore ha appreso la notizia della diffusione con “sconcerto”, dichiarando di sentirsi vittima di una nuova offesa che lo spinge a “reagire in tutte le sedi competenti”. L’episodio si inserisce in un quadro già teso tra i due ex coniugi, che negli ultimi anni si sono fronteggiati per diverse ragioni, inclusa una precedente denuncia, presentata dallo stesso Icardi nel 2024, per “indebita sottrazione delle figlie minori”.
Le tappe della vicenda e il ruolo dei legali
L’azione legale avviata da Icardi si basa su una precisa ricostruzione dei fatti e mira a stabilire se Wanda Nara abbia effettivamente violato il consenso e la privacy dell’ex marito. Secondo quanto trapelato da ambienti vicini al calciatore, il video oggetto della denuncia sarebbe stato girato in un contesto privato, destinato alla sola visione della coppia. La sua pubblicazione, oggi circolata su piattaforme non specificate, rappresenterebbe un danno reputazionale e un attacco diretto alla sfera personale dell’ex attaccante dell’Inter.
I legali italiani incaricati da Icardi avrebbero già depositato una denuncia penale presso le autorità competenti, facendo leva sulla legge italiana contro il revenge porn, introdotta nel 2019, che prevede pene fino a sei anni di carcere per chi diffonde contenuti sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta. Secondo i legali, il comportamento di Nara andrebbe ricondotto a una volontà precisa di umiliazione pubblica, ipotesi che ora spetterà alla Procura verificare. Nella denuncia vengono citati anche precedenti episodi che, a detta di Icardi, dimostrerebbero un atteggiamento ostile e ritorsivo da parte della ex moglie.
Un conflitto che dura da anni tra accuse pubbliche e vicende private
La storia tra Mauro Icardi e Wanda Nara è sempre stata al centro dell’attenzione mediatica, sia durante la loro relazione che dopo la separazione. La vicenda attuale non è un caso isolato, ma si aggiunge a una serie di scontri legali che hanno coinvolto anche le figlie minori della coppia. Nel 2024, Icardi aveva denunciato Nara alla Procura di Milano accusandola di aver sottratto indebitamente le bambine, portandole con sé senza autorizzazione e impedendo all’ex marito di vederle regolarmente.
Il deterioramento del rapporto si è riflesso anche sui social e nella stampa, con continui botta e risposta pubblici. Ultimamente, perfino terze persone hanno preso parte alla disputa, come la giornalista Natacha Rey, che ha rilanciato pubblicamente accuse e insulti nei confronti dell’attaccante argentino. Rey avrebbe persino minacciato di pubblicare altri dettagli intimi, confermando il clima pesante in cui si muovono oggi Icardi e il suo entourage.
Il caso del presunto revenge porn, dunque, rischia di aggravare la situazione, con possibili implicazioni penali. L’indagine dovrà chiarire chi abbia realmente diffuso il contenuto, con quale intento e in che modo sia arrivato in rete. Intanto, Icardi fa sapere di voler tutelare la propria dignità in ogni modo, mentre Wanda Nara, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.