Il 2 agosto 2025, il Giardino di Borgo Molara a Palermo ha ospitato “I Colori del Volontariato”, un evento che ha riunito famiglie e bambini in una celebrazione vivace dedicata al volontariato e all’impegno civico. Questo spazio, un bene confiscato alla mafia, è stato trasformato in un simbolo di rinascita grazie all’impegno delle associazioni locali. L’iniziativa ha messo in risalto come il Giardino sia diventato un punto di riferimento per il quartiere, dove si intrecciano storie di solidarietà e partecipazione.
Il giardino di borgo molara: un simbolo di legalità
Il Giardino di Borgo Molara è un esempio significativo di come un bene confiscato possa essere restituito alla comunità. Questo spazio verde, che in passato era una discarica, è oggi un luogo di aggregazione e crescita per i residenti del quartiere. Le associazioni People Help The People, PedagogicaMente e Butterfly Dreams hanno svolto un ruolo cruciale nel recupero e nella gestione di questo giardino, rendendolo un simbolo di legalità e partecipazione civica. L’iniziativa è stata supportata dal CeSVoP, che ha contribuito a inserire l’evento nel calendario di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, un riconoscimento che celebra il dinamismo del tessuto associativo palermitano.
Durante la festa, il giardino si è trasformato in un mosaico di colori, dove la gioia dei partecipanti si è mescolata all’energia del volontariato. L’evento ha dimostrato come la comunità possa unirsi per creare spazi di aggregazione e solidarietà, promuovendo attività che coinvolgono tutte le fasce d’età. Il Giardino di Borgo Molara rappresenta un modello di come i beni confiscati possano diventare luoghi di incontro e crescita, contribuendo a un cambiamento sociale positivo.
Attività e divertimento per tutti
La giornata di festa ha offerto una serie di attività ludiche che hanno coinvolto sia i bambini che gli adulti. Tra queste, il Color Party ha catturato l’attenzione di tutti, trasformando il giardino in una tela vivente di polveri colorate. Questo momento di pura gioia ha concluso un pomeriggio ricco di giochi e interazione tra le famiglie. Inoltre, è stata inaugurata la Bacheca delle iniziative, uno spazio dedicato alla promozione delle attività locali, dove le associazioni hanno presentato i loro progetti per favorire nuove sinergie con il quartiere.
I partecipanti hanno condiviso le loro esperienze e impressioni sul giardino. Salvatore, un ragazzo di quasi 13 anni, ha sottolineato quanto questo luogo sia importante per lui e per gli altri bambini, mentre Valentino Guardì, un giovane di 20 anni impegnato nel servizio civile, ha evidenziato la gioia che i bambini portano agli animatori. Anche le mamme, come Anna Orrù, hanno espresso la loro gratitudine per uno spazio sicuro e stimolante dove i loro figli possono giocare e socializzare.
Il futuro del giardino di borgo molara
Giuseppe Labita, presidente di People Help The People, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, ricordando come il giardino fosse un tempo un luogo abbandonato. Oggi, grazie all’impegno della comunità, è diventato un centro di attività educative e aggregative. Labita ha manifestato l’intenzione di continuare a sviluppare iniziative culturali per coinvolgere l’intera città, sottolineando l’importanza di sostenere la crescita del giardino nel tempo.
Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP, ha evidenziato come l’iniziativa rappresenti l’essenza di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025. La trasformazione di un bene confiscato in uno spazio di aggregazione è un chiaro esempio di come il volontariato possa fungere da strumento di riscatto sociale e rigenerazione urbana. La collaborazione tra le associazioni locali e il supporto del Centro di Servizio dimostrano l’importanza della co-progettazione territoriale, creando un futuro più coeso e solidale per la comunità. Eventi come quello di oggi sono semi di cambiamento che contribuiranno a costruire una fondazione di comunità duratura, per sostenere progetti di sviluppo locale anche oltre il 2025.