Il 31 luglio 2025, Maria Rosaria Campitiello, responsabile del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute, ha ottenuto il riconoscimento per il suo operato nella gestione delle politiche sanitarie in Italia. Gli esperti del settore hanno lodato il suo lavoro nel coordinare tre direzioni generali che si occupano di prevenzione, ricerca e gestione delle emergenze sanitarie. In un periodo di sfide sanitarie crescenti, Campitiello ha dimostrato di avere le capacità necessarie per affrontare situazioni critiche, come quella legata al virus del West Nile.
Il ruolo di Maria Rosaria Campitiello
Maria Rosaria Campitiello, alla guida del Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie, ha implementato progetti significativi e ha dimostrato competenze organizzative e manageriali di alto livello. Massimo Andreoni, direttore scientifico della SIMIT e professore emerito di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma, ha sottolineato l’importanza del suo lavoro, affermando che Campitiello ha portato risultati concreti in settori chiave della sanità pubblica. La sua leadership è stata fondamentale per affrontare le emergenze sanitarie e per garantire una risposta efficace alle minacce sanitarie emergenti.
Gestione delle emergenze sanitarie
In merito alla gestione del virus West Nile, Andreoni ha evidenziato che il Ministero della Salute sta seguendo un approccio corretto. Nonostante i cambiamenti climatici portino a un aumento delle malattie infettive, il numero di casi di infezione da West Nile in Italia rimane in linea con le statistiche degli anni passati. È essenziale mantenere un equilibrio tra la vigilanza e la prevenzione, evitando allarmismi ingiustificati. Campitiello ha assicurato che tutte le misure necessarie per monitorare i focolai di West Nile, Chikungunya e Dengue sono in atto.
Innovazione nella ricerca oncologica
Dal suo insediamento, Campitiello ha avviato un cambiamento significativo nella ricerca oncologica. Ruggero De Maria, presidente di Alleanza contro il Cancro, ha notato come le sue abilità organizzative abbiano portato a una rapida attivazione di programmi chiave, tra cui il progetto “Health Big Data“, che era rimasto inattivo per oltre due anni. Questo progetto mira a utilizzare i dati degli IRCCS per migliorare la prevenzione e la cura dei pazienti, attraverso l’uso avanzato dell’intelligenza artificiale.
Politiche di prevenzione e investimenti
Sotto la direzione di Campitiello, le politiche di prevenzione a livello nazionale hanno ricevuto un forte impulso. Gli Stati Generali della Prevenzione, tenutisi a Napoli lo scorso giugno, hanno rappresentato un’importante iniziativa per il confronto tra istituzioni, professioni sanitarie e cittadini. Con oltre 2.400 partecipanti e 178 relatori, l’evento ha dimostrato la capacità di unire diverse competenze attorno a obiettivi comuni.
Inoltre, i dati indicano un significativo aumento dei fondi destinati alla prevenzione, con un incremento di 300 milioni di euro, portando il totale a 6,7 miliardi. Questo investimento ha consentito la creazione del “Prevention Hub“, un progetto innovativo che integra dati sanitari, ambientali e sociali per supportare le politiche di prevenzione.
Ricerca e innovazione nel sistema sanitario
Campitiello ha anche dato un impulso notevole alla ricerca sanitaria, grazie alla riforma degli IRCCS completata nel 2022, che ha migliorato il funzionamento di questi istituti. La programmazione triennale per il periodo 2025-2027 introduce criteri più efficaci per la valutazione e il finanziamento della ricerca, garantendo trasparenza e orientamento ai risultati. Il Ministero, sotto la sua guida, ha lanciato nuovi bandi per la ricerca, riconoscendo l’importanza della scienza per il miglioramento delle cure e l’innovazione del sistema sanitario.
La capacità di Campitiello di tradurre competenze scientifiche in azioni concrete e di coordinare diversi attori del sistema sanitario rappresenta un elemento chiave per il futuro della sanità pubblica in Italia.