La verità sul riscaldamento globale: nuove scoperte sorprendenti emergono

Diletta Rossi

Luglio 31, 2025

La questione del **riscaldamento globale** e della **qualità dell’aria** è stata oggetto di dibattito per anni, con ricerche che mettono in luce le complicate interazioni tra **inquinamento atmosferico** e **cambiamenti climatici**. Un recente studio ha evidenziato come le politiche di riduzione dell’inquinamento attuate in **Cina** negli ultimi quindici anni abbiano avuto un effetto controproducente sulla **temperatura globale**, rimuovendo quegli **aerosol** che, sebbene dannosi per la salute, contribuivano a mitigare il **riscaldamento climatico**.

Un male necessario

Secondo la ricerca pubblicata su Communications Earth and Environment, le misure di bonifica dell’aria in **Asia orientale**, in particolare in **Cina**, avviate dal 2010, sarebbero una delle cause principali della rapida accelerazione del riscaldamento globale osservata a livello mondiale negli ultimi anni. Questo fenomeno ha avuto un impatto significativo anche sul riscaldamento della regione del **Pacifico settentrionale**. Lo studio ha quantificato per la prima volta l’effetto del fenomeno noto come mascheramento da aerosol, che ha contribuito a nascondere il riscaldamento causato dai **gas serra** nella regione cinese, dove l’inquinamento atmosferico causa ogni anno la morte prematura di 8,1 milioni di persone, di cui 2 milioni in **Cina**, nazione che ospita quasi un quinto della popolazione mondiale.

Giù la maschera (ma il danno era fatto)

Le politiche implementate per migliorare la **qualità dell’aria** in **Cina** hanno portato a una riduzione del 75% delle emissioni di **solfati (SO2)**, i quali riflettono la radiazione solare e aumentano l’albedo, il potere riflettente delle nubi, creando così un effetto di raffreddamento sulla superficie terrestre. Dal 2010, il **riscaldamento globale** ha mostrato un’accelerazione, con un incremento di circa 0,24 °C per decennio, rispetto ai 0,18 °C dei decenni precedenti. Gli scienziati del **CICERO Centre for International Climate Research** e dell’**Università di Reading** hanno utilizzato un ampio set di simulazioni provenienti da otto modelli climatici per dimostrare che la diminuzione dell’inquinamento in **Asia orientale** ha parzialmente rivelato un **riscaldamento globale** già presente ma non completamente visibile. Gli autori dello studio hanno riportato un **riscaldamento globale** medio annuo di 0,07 ± 0,05 °C, considerato il principale fattore al centro dell’aumento del tasso di **riscaldamento globale** dal 2010.

Il problema non è l’aria pulita

È fondamentale considerare queste complesse interazioni senza perdere di vista il problema principale: l’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera rappresenta una minaccia per l’equilibrio del sistema **Terra** e per il futuro del clima. La necessità di disinquinare è evidente, poiché porta benefici sia alla salute umana che all’ambiente. È essenziale affrontare questa sfida, anche se comporta effetti apparentemente paradossali come l’accelerazione temporanea del riscaldamento globale.

La responsabilità del **riscaldamento globale** ricade su di noi, che abbiamo immesse enormi quantità di **CO2** nell’atmosfera. Il processo di disinquinamento ha solo messo in evidenza il problema, mentre gli **aerosol**, a differenza della **CO2**, hanno effetti climatici di breve durata. **Laura Wilcox**, coautrice dello studio e scienziata atmosferica dell’**Università di Reading**, ha affermato che l’accelerazione del **riscaldamento globale** legata alla riduzione dell’inquinamento è destinata a durare poco. Si prevede un aumento della temperatura mentre gli **aerosol** diminuiscono, seguito da un ritorno al ritmo di **riscaldamento** legato ai gas serra non appena l’inquinamento atmosferico si stabilizzerà.