Da Tornatore a Verdone: numerosi amici rendono omaggio a Enrico Lucherini

Diletta Rossi

Luglio 30, 2025

Il funerale di Enrico Lucherini, decano dei press agent cinematografici italiani, si è svolto il 2 dicembre 2025 presso la Chiesa di San Roberto Bellarmino, situata in piazza Ungheria, nel quartiere Parioli di Roma. L’uscita della bara è stata accompagnata dalle toccanti note di “Fai rumore” di Diodato, creando un’atmosfera di intensa emozione tra i presenti.

Una cerimonia ricca di ricordi

Durante la cerimonia funebre, amici e colleghi hanno condiviso aneddoti commoventi e momenti di ilarità, rendendo omaggio a una figura iconica del panorama cinematografico italiano. Tra i partecipanti, si sono distinti nomi noti come Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone e Giovanni Malagò, che hanno animato l’evento con parole affettuose. Lucherini, scomparso all’età di 92 anni, è stato descritto come un professionista che ha dedicato la sua vita a far sì che i film amassero la gente, creando legami indissolubili con il mondo del cinema.

La cerimonia ha visto la presenza di numerosi volti noti, tra cui Gianluca Pignatelli, Irene Ghergo e Benedetta Lucherini, che hanno occupato le prime file. Tra i partecipanti anche Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, che ha curato le letture sacre, Samanta Antonnicola di Rai Cinema, e il produttore Riccardo Tozzi. Altri nomi illustri come Margherita Buy, Monica Guerritore, Piera Detassis e Antonio Saccone hanno reso omaggio a Lucherini, sottolineando l’importanza della sua figura nel settore.

Le parole di amici e colleghi

Giuseppe Tornatore, prendendo la parola, ha descritto Lucherini come un “attore fuori ruolo”, ricordando come lo stesso Lucherini lo incoraggiasse a sorridere durante le apparizioni promozionali. Il regista ha evidenziato il suo impegno nel mondo del cinema, sottolineando che Lucherini ha sempre cercato di far sì che i film creassero un legame con il pubblico. Tornatore ha chiuso il suo intervento con un messaggio affettuoso, esprimendo il suo affetto per l’amico scomparso.

Carlo Verdone ha condiviso la sua esperienza, evidenziando come Lucherini fosse non solo un grande professionista, ma anche un ottimo psicologo, capace di unire le persone. Verdone ha ringraziato Lucherini per i consigli preziosi ricevuti all’inizio della sua carriera, sottolineando la perdita di un punto di riferimento nel settore.

Giovanni Malagò ha ricordato momenti divertenti trascorsi insieme a Lucherini, raccontando aneddoti che hanno strappato sorrisi tra i presenti. Ha concluso il suo intervento parlando dell’amicizia che li legava da cinquant’anni e di come Lucherini avesse contribuito a renderlo una persona migliore.

Un ricordo affettuoso

Fabrizio Lucherini, nipote del defunto, ha intrattenuto i partecipanti con racconti divertenti riguardanti lo zio, rivelando il suo disinteresse per le feste familiari e il suo desiderio di stare con i veri amici. Le sue parole hanno suscitato risate e commozione, rendendo omaggio a un uomo che ha saputo unire il mondo del cinema con la vita personale.

La cerimonia, officiata da don Antonio Magnotta, ha rappresentato un momento di grande commozione per tutti i presenti. L’uscita della bara, accompagnata dalla canzone di Diodato, ha segnato un addio significativo a un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico italiano. La sua capacità di attrarre l’attenzione su film e personaggi resterà nella memoria collettiva, conferendogli un posto speciale nella storia del cinema.