Al momento, la Digos ha identificato tre individui coinvolti in un episodio di aggressione avvenuto in un Autogrill situato a Lainate, lungo l’autostrada A8, il 25 luglio 2025. L’incidente ha avuto come vittima Elie Sultan, un turista francese, che si trovava in compagnia del figlio di sei anni. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo di Milano, Marcello Viola, e dall’aggiunto Eugenio Fusco.
Episodio di aggressione
L’episodio ha suscitato grande preoccupazione, in quanto si tratta di un’aggressione di matrice antisemita. Le autorità stanno attualmente lavorando per identificare tutti i testimoni e i partecipanti, stimati tra le 14 e le 15 persone, che si trovavano nell’area di ristoro al momento dell’accaduto. Le informazioni raccolte finora indicano che l’aggressione verbale, ripresa in un video da un testimone, è stata seguita da una violenza fisica che si sarebbe verificata in un bagno, lontano dagli sguardi delle telecamere.
Indagini e sicurezza
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine approfondita per accertare i dettagli del caso e raccogliere prove. Questo tipo di violenza, alimentata dall’odio razziale, è un fenomeno preoccupante che continua a manifestarsi in diverse forme nel territorio europeo. La comunità locale e le autorità stanno monitorando la situazione con attenzione, cercando di garantire la sicurezza di tutti i cittadini e dei visitatori.
Dibattito sull’intolleranza
La notizia dell’aggressione ha sollevato un acceso dibattito sulla crescente intolleranza e sulle manifestazioni di antisemitismo in Europa. Diverse associazioni e gruppi di difesa dei diritti umani hanno espresso la loro solidarietà nei confronti della vittima e hanno chiesto misure più severe contro tali atti di violenza. La situazione rimane sotto osservazione, mentre le indagini della Digos proseguono per fare luce su quanto accaduto.
Proseguimento delle indagini
La Digos ha confermato che continuerà a lavorare per identificare ulteriori coinvolti e raccogliere informazioni utili per portare i responsabili di fronte alla giustizia. La speranza è che questo episodio possa servire da monito e stimolare una riflessione collettiva sulla necessità di combattere l’odio e la discriminazione in tutte le sue forme.