La Cina contemporanea si presenta come un mosaico di modernità e benessere, contrapposta a spazi rurali desolati. In questo contesto, il regista Lin Jianjie debutta nel lungometraggio con “Breve storia di una famiglia“, un thriller esistenziale che esplora le dynamics familiari e sociali in un paese in rapida evoluzione. Presentato al Sundance Film Festival nel 2024 e al 74° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, il film sarà proiettato nelle sale a partire dal 31 luglio 2025, grazie alla distribuzione di Movies Inspired.
Un ambiente futuristico e claustrofobico
La pellicola si svolge in un ambiente che ricorda un acquario domotico, riflettendo una visione inquietante del futuro cinese. Il protagonista, Zu Feng, interpreta un biologo di successo che vive in una casa moderna, dove la musica di Bach riempie gli spazi. Accanto a lui, Guo Keyu veste i panni di sua moglie, un’ex hostess. Questa rappresentazione di una vita apparentemente perfetta si scontra con la realtà che si sviluppa quando il loro figlio sedicenne, Wei, interpretato da Lin Muran, decide di stringere amicizia con un ragazzo solitario di nome Shuo, interpretato da Sun Xilun.
La dinamica familiare e il mistero di Shuo
La relazione tra Wei e Shuo si evolve in modo complesso. Shuo, un adolescente orfano di madre e con un padre alcolizzato e violento, riesce a catturare l’attenzione e la simpatia dei genitori di Wei. Con il passare del tempo, la famiglia inizia a sviluppare un legame affettivo con il giovane, attratti dalla sua vulnerabilità e dal suo talento. Tuttavia, la presenza di Shuo introduce un elemento di destabilizzazione, simile a quanto visto in opere come “Parasite” e “Il talento di Mr. Ripley“. La domanda centrale che il film pone è: chi è realmente Shuo? E quanto delle sue affermazioni è veritiero?
Questa narrazione intricata e avvincente offre uno spaccato della società cinese contemporanea, mettendo in luce le fragilità umane e le sfide di una generazione in cerca di identità e appartenenza. “Breve storia di una famiglia” si propone come un’opera significativa, capace di stimolare riflessioni profonde sul concetto di famiglia e sulle relazioni interpersonali in un mondo sempre più complesso.