Rebecca Bianchi rende omaggio a Pina Bausch tra essenza e verità

Diletta Rossi

Luglio 29, 2025

Rebecca Bianchi, étoile dell’Opera di Roma, si prepara a interpretare il ruolo dell’Eletta in “Le Sacre du Printemps“, una coreografia di Pina Bausch. Questo evento si svolgerà il 30 e 31 luglio 2025, presso le Terme di Caracalla, un luogo iconico per gli amanti della danza. La performance rappresenta un momento unico, poiché la creazione della celebre artista tedesca sarà eseguita per la prima volta da una compagnia italiana, il Corpo di Ballo della fondazione romana, sotto la direzione di Eleonora Abbagnato.

Il percorso artistico di Rebecca Bianchi

Rebecca Bianchi ha condiviso la sua esperienza preparatoria per questo ruolo, evidenziando come abbia dovuto spogliarsi di ogni elemento superfluo nella sua danza. “Ho sentito la necessità di liberarmi da tutto ciò che non fosse essenziale”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di arrivare a una forma di espressione pura e autentica. Questa ricerca ha permesso all’étoile di esplorare più a fondo le emozioni umane, abbandonando orpelli e abbellimenti che spesso si insinuano nell’interpretazione coreografica. “È stato un percorso che mi ha arricchito artisticamente e umanamente”, ha aggiunto, evidenziando come questa esperienza sia stata profondamente trasformativa.

Bianchi ha descritto il balletto come un mezzo per accedere alle emozioni primordiali dell’essere umano, come la paura, il fascino per l’ignoto e la scoperta del corpo. “C’è il timore di essere scelti durante questo rito, ma anche l’orgoglio che deriva dal sacrificio personale per la salvezza degli altri”, ha spiegato. Il suo ruolo di Eletta, insieme al gruppo che assiste al suo sacrificio, offre una rappresentazione intensa della lotta interiore e fisica. “La danza diventa una resistenza femminile, una tenacia che continua a danzare per la vita e lotta contro la morte”, ha affermato, rivelando come la solitudine in cui si trova l’Eletta sia un elemento cruciale nella sua interpretazione.

Le Sacre du Printemps e il suo significato

Le Sacre du Printemps” chiuderà un trittico di danza che include anche il “Bolero” di Maurice Béjart e “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon, offrendo così una visione completa della danza contemporanea. Questa coreografia, creata nel 1975, è considerata una delle riletture più potenti dell’opera di Igor Stravinskij. Pina Bausch, con il suo stile inconfondibile, trasforma il rito del sacrificio in una danza corale e ancestrale, dove le donne si passano una veste rossa, simbolo di sacrificio, mentre danzano su un palco coperto di terra, concepito da Rolf Borzik. Questo allestimento crea un impatto visivo e drammaturgico di rara intensità, avvolgendo i corpi e i volti dei danzatori in un’atmosfera unica.

Eleonora Abbagnato ha descritto l’opportunità di portare questa coreografia a Caracalla come “un sogno che si realizza”. Ha ricordato con emozione il suo primo incontro con Pina Bausch all’Opera di Parigi nel 1997, un’esperienza che ha cambiato il suo approccio alla danza. “Era il momento giusto di portare questo titolo ai miei danzatori che ho visto crescere e maturare”, ha dichiarato Abbagnato, riflettendo sull’evoluzione del teatro negli ultimi dieci anni.

Dettagli della performance e interpreti

L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Ido Arad, eseguirà le musiche di Stravinskij e Ravel, mentre le musiche di “Within the Golden Hour” saranno presentate su base registrata, con la direzione di Carlo Donadio. Insieme a Rebecca Bianchi, sul palco si esibiranno le étoile Susanna Salvi e Alessio Rezza, insieme ai primi ballerini Federica Maine, Marianna Suriano, Claudio Cocino e Michele Satriano, accompagnati dai solisti e dal Corpo di Ballo.

Questa produzione rappresenta non solo un’importante occasione per il pubblico, ma anche un momento significativo per i danzatori coinvolti, che possono così confrontarsi con una delle opere più iconiche della danza contemporanea, rendendo omaggio all’eredità di Pina Bausch e alla sua visione artistica.