Quando un saggio esplora il legame tra felicità e bontà umana

Diletta Rossi

Luglio 28, 2025

Quando si parla di lettura per i giovani, emerge un desiderio profondo: quello di abbandonare i compiti estivi noiosi e sostituirli con suggerimenti di lettura più stimolanti. Questo sogno è stato condiviso da molti, ma la realtà è che i romanzi proposti nelle scuole sono rimasti invariati nel tempo, limitandosi a classici intoccabili. Per affrontare questa situazione, è stata creata una mini biblioteca alternativa, un progetto collaborativo che si propone di affiancarsi a quella tradizionale, con l’auspicio di integrarla in futuro.

Per dare vita a questa iniziativa, sono stati coinvolti autori come Gian Marco Griffi, Matteo Nucci e Nadia Terranova, esperti nel campo della letteratura per lettori ribelli. Questo articolo rappresenta il terzo capitolo di un percorso che mira a rinnovare l’offerta di letture per i ragazzi. Gli interessati possono contribuire segnalando i loro “anticlassici” all’indirizzo email indicato.

La letteratura oltre l’autofiction

La narrativa contemporanea ha visto un predominio dell’**autofiction**, un fenomeno che sembra ora avvicinarsi alla sua conclusione. Ciò che rimarrà, come sempre, sono i veri **capolavori**, opere che trascendono i semplici racconti personali e si radicano in una dimensione universale. La **letteratura** ha la capacità di far vivere al lettore esperienze lontane dalla propria realtà, permettendo di esplorare mondi diversi e di sentirsi a casa anche in contesti estranei. Questo è il potere della **letteratura**: un miracolo che si distacca dalle esperienze egoistiche degli autori per abbracciare il **dolore umano**, un tema ricorrente che si manifesta in molte forme, sempre legato alla nostra **mortalità**.

Un esempio di tale potere è rappresentato da L’oblio che saremo di Héctor Abad Faciolince. Questo romanzo, purtroppo esaurito e non ripubblicato, si contrappone a una produzione editoriale affollata di titoli di scarso valore, spesso concentrati su narrazioni eccessivamente ego-riferite. La storia raccontata da Abad Faciolince è nota: egli narra la vita del padre, un uomo gentile e dedito al bene della sua comunità, ritraendo i ricordi di un figlio che evolve da bambino a adulto, fino a confrontarsi con la tragica morte del genitore, vittima della violenza in **Colombia**. Abad Gómez, il padre, è descritto come un medico che si batte per migliorare le condizioni di vita del suo popolo, affrontando le sfide di un contesto politico drammatico.

Un racconto di vita e di morte

Il romanzo di Abad Faciolince, che ha ispirato anche un film diretto da Fernando Trueba, non è solo un **memoir**; è un’opera che si distingue per la sua profonda capacità di evocare emozioni attraverso una prosa delicata e malinconica. La narrazione ci trasporta nelle calde stanze di **Medellín**, in un mondo che, sebbene distante, appare familiare. La musica e la lettura, elementi cruciali nella vita di Abad Gómez, sono presentate come strumenti di crescita e felicità, senza imposizioni, ma attraverso l’esempio.

La forza di questo libro risiede nel modo in cui affronta il tema della **mortalità**. Non è la morte violenta del padre a segnare il racconto, bensì la malattia che colpisce la sorella dello scrittore, un evento che stravolge la vita familiare e spinge il padre a lottare con tutte le sue forze. Le pagine dedicate a queste esperienze sono intrise di una profondità tale da commuovere il lettore, rivelando la durezza della consapevolezza della vita e della morte.

Un messaggio di amore e di educazione

Abad Gómez è descritto come un padre attento e affettuoso, il cui approccio educativo si basa sull’**amore** e sull’attenzione alle fragilità dei figli. La sua filosofia si riassume in un pensiero semplice: per rendere i figli buoni, bisogna farli felici. Questo messaggio, espresso in un quaderno di appunti, riflette un’idea di **educazione** che si distacca dai moralismi, puntando piuttosto sull’esempio di una vita vissuta con passione e dedizione.

La narrazione di Abad Faciolince è un invito a riflettere sul significato della vita e del **dolore**, offrendo una visione che trascende il tempo e lo spazio. L’oblio che saremo è un romanzo che riesce a parlare a tutti, rivelando la bellezza dell’esistenza e il peso della perdita. La sua capacità di raccontare il sublime e il divino dell’essere umano è ciò che lo rende un’opera fondamentale, capace di resistere alla prova del tempo e di diventare un classico nella **letteratura** mondiale.