Geolier conquista Napoli: “sul palco passione e ribellione”

Ivan Lombardo

Luglio 26, 2025

Nel corso della serata di ieri, 15 maggio 2025, l’ippodromo di Agnano ha accolto un pubblico entusiasta di circa cinquantottomila persone per il primo dei due concerti di Geolier, il noto rapper napoletano. Questo evento segna il ritorno dell’artista nella sua città natale, dopo i tre concerti sold out tenutisi lo scorso anno allo stadio Maradona. A poche ore dall’inizio dello spettacolo, Geolier ha espresso la sua emozione e determinazione, dichiarando: “Sono gasato, concentrato. Voglio fare tutto bene, ci sta molta preparazione per fare tutto questo. Devo cantare bene e stare molto concentrato”.

Un concerto ricco di sorprese

Il concerto ha offerto ai fan tre momenti salienti. L’apertura ha visto Geolier esibirsi su una torretta a 18 metri di altezza, creando un’atmosfera mozzafiato. Un drone show ha illuminato il cielo dell’ippodromo con immagini evocative, tra cui il logo dell’artista, il golfo di Napoli e l’icona Maradona. Un altro momento clou è stato il “volo” del rapper sul pubblico, pensato per garantire visibilità a tutti i presenti, anche a coloro che si trovavano più lontani dal palco. “L’ippodromo è molto lungo – ha spiegato Geolier – le persone dietro non vedono quasi niente, quindi farò un volo per coprire tutte le aree. E’ stato pensato per non penalizzare nessun settore”.

Per prepararsi a questo evento unico, Geolier ha rivelato di allenarsi quotidianamente. “Non ho mai fatto una cosa del genere, l’avevo solo immaginata”, ha aggiunto. Il rapper ha anche sottolineato l’importanza di questi momenti per la sua crescita personale, affermando che lo spingono a cercare sempre di più. “Volevo offrire uno show migliore alle persone che vengono a sentirmi, non è semplicemente cantare con la band, ma dare sempre qualcosa in più”.

Verso una dimensione più intima

Geolier ha anche espresso il desiderio di tornare a una dimensione più “intima” nei suoi concerti. “Gli stadi sono dispersivi – ha commentato – io voglio stare vicino alla gente. Mi piacerebbe un giorno fare qualcosa nei teatri in tutta Italia“. La setlist del concerto ha incluso i brani più iconici della sua carriera, con ospiti speciali come SLF, Luché, Lazza e Rocco Hunt. Durante l’esibizione, il rapper è stato accompagnato da un’orchestra di 23 elementi e dalla sua band, composta da Guido Della Gatta alla chitarra, Vicky Landolfi alla batteria, Christian Capasso al basso, Nicola Abate alle tastiere e il fidato Poison Beatz in consolle.

Un messaggio di autenticità e cambiamento

“Porto sul palco – ha dichiarato Geolier – la Napoli di chi è partito dal rione e ce la vuole fare, la Napoli dei ragazzi che sentono le canzoni in macchina, che fanno le dediche alle ragazze, la Napoli ribelle, ma anche piena di sentimento”. L’artista ha messo in evidenza la sua autenticità, affermando di essere sempre sincero e spontaneo. Ha anche accennato al suo futuro, parlando del prossimo Sanremo: “Non lo so, adesso sto facendo il nuovo disco. Per febbraio manca ancora troppo tempo. Il festival è una cosa talmente ‘pesante’ che dopo sembra tutta una passeggiata”.

Geolier ha concluso parlando dell’impatto che il festival ha avuto sulla sua vita, sia a livello professionale che personale. “Sanremo mi ha cambiato la vita, in tutto, a livello di carriera, a livello personale, emotivo. Il cambiamento alla fine non è una cosa brutta. Ho imparato tante cose”.