È scomparsa Maud Giaccari, artista d’avanguardia e giornalista di talento

Ivan Lombardo

Luglio 26, 2025

La Biennale di Venezia ha espresso il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Maud Ceriotti Giaccari, avvenuta il 24 gennaio 2025 all’età di 87 anni. L’artista d’avanguardia e giornalista ha lasciato un’impronta significativa nel panorama culturale italiano e internazionale.

Un percorso artistico di avanguardia

Maud Giaccari ha dedicato la sua esistenza all’arte, intrecciando la propria ricerca creativa con quella del marito Luciano Giaccari. Insieme, hanno fondato a Varese, nel 1968, Studio 970 2, un laboratorio di produzione video che si è rivelato pionieristico sia in Italia che in Europa. Fin dalla seconda metà degli anni Sessanta, Maud ha saputo interpretare le istanze della Neoavanguardia, aderendo con sensibilità alle correnti artistiche che hanno segnato un’epoca di profonda trasformazione culturale. Il suo lavoro ha spaziato dal dialogo con oggetti interattivi agli happening, fino alle prime sperimentazioni cine-videografiche, riflettendo la vitalità di un periodo caratterizzato da una progressiva dematerializzazione dell’opera d’arte.

Innovazione nel panorama televisivo

Nel 1974, insieme a Luciano Giaccari, Maud ha fondato Rtl, una delle prime televisioni libere italiane, contribuendo attivamente alla libertà di espressione nel settore dei media. Tra il 1977 e i primi anni Ottanta, ha diretto Etl, un’emittente televisiva libera, ricoprendo il ruolo di direttrice responsabile dell’informazione. Queste iniziative hanno rappresentato un importante passo avanti nella democratizzazione dell’informazione e nella promozione di contenuti culturali innovativi.

Un’eredità culturale duratura

Nel 2024, Maud Giaccari ha avviato, in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, il progetto di riordino e valorizzazione del “Fondo Luciano e Maud Giaccari”. Questo progetto, recentemente definito, prevede la digitalizzazione e la valorizzazione del materiale archivistico, con l’obiettivo di promuovere iniziative sul territorio di Varese. La Biennale di Venezia ha sottolineato l’importanza del lavoro di Maud, definendola una custode generosa della memoria artistica d’avanguardia del secondo Novecento.

Con la sua scomparsa, la Biennale ha dichiarato di aver perso una figura fondamentale la cui sensibilità e tenacia continueranno a vivere attraverso i documenti, i video e le testimonianze che Maud ha saputo raccogliere e affidare all’archivio, contribuendo così a mantenere viva la memoria di un’epoca artistica straordinaria.