Saccheggio di siti archeologici: intesa tra Procura e scavi di Pompei

Ivan Lombardo

Luglio 25, 2025

Il protocollo d’intesa che mira a contrastare il fenomeno del saccheggio dei siti archeologici e il traffico di reperti e opere d’arte è stato rinnovato il 15 gennaio 2025. L’accordo è stato sottoscritto dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura di Torre Annunziata, rappresentata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal direttore generale degli scavi Gabriel Zuchtriegel. Questo protocollo, che ha avuto la sua prima firma nel 2019 e che è stato rinnovato nel 2021 e nel 2023, ha come scopo principale il ripristino della legalità in aree storicamente compromesse dagli abusi edilizi e la salvaguardia dei beni culturali dell’area vesuviana.

Obiettivi del protocollo

Il protocollo d’intesa presenta un duplice obiettivo. Da un lato, si propone di ripristinare la legalità nei territori e nei paesaggi che hanno subito violazioni, con particolare attenzione ai contesti di alto valore storico-archeologico. Dall’altro, si punta a garantire il decoro dei luoghi, assicurando la tutela e la valorizzazione dei beni culturali che contraddistinguono la regione. Questo accordo si basa su un efficace scambio di informazioni tra le istituzioni coinvolte e su un’azione congiunta di ispezione dei siti archeologici, frequentemente bersaglio di scavi clandestini. Fragliasso ha affermato che la protezione del patrimonio storico, artistico e culturale nella giurisdizione della Procura di Torre Annunziata rappresenta una priorità. L’ufficio si impegna a mantenere un’azione costante, in continuità con i progetti avviati dai suoi predecessori.

Attività congiunte e risultati ottenuti

Una delle recenti operazioni frutto di questa collaborazione ha avuto luogo presso la Villa dei Misteri, dove è stato avviato un cantiere di scavo per il settore nord della dimora, dopo la demolizione dell’edificio sovrastante. Zuchtriegel ha evidenziato l’importanza degli interventi a Civita Giuliana e alla Villa dei Misteri, sottolineando come queste azioni archeologiche rappresentino la forza della sinergia tra le due istituzioni. La collaborazione non si limita alla legalità, ma si estende anche alla tutela e conservazione, mirando a promuovere lo sviluppo e il rilancio turistico e culturale della Grande Pompei. Questo vasto territorio, il cui valore è spesso trascurato, è ricco di storia e cultura, e il riconoscimento di tali aspetti attraverso interventi di legalità rappresenta una vera valorizzazione nel senso più autentico del termine.

Il rinnovato protocollo sottolinea l’importanza della cooperazione tra le istituzioni per proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio culturale della regione, contribuendo a preservare la memoria storica e a garantire un futuro sostenibile per il turismo culturale.