Il protocollo d’intesa che mira a contrastare il fenomeno del saccheggio dei siti archeologici e il traffico di reperti e opere d’arte è stato rinnovato il 15 gennaio 2025. L’accordo è stato sottoscritto dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura di Torre Annunziata, rappresentata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal direttore generale degli scavi Gabriel Zuchtriegel. Questo protocollo, che ha avuto la sua prima firma nel 2019 e che è stato rinnovato nel 2021 e nel 2023, ha come scopo principale il ripristino della legalità in aree storicamente compromesse dagli abusi edilizi e la salvaguardia dei beni culturali dell’area vesuviana.
Obiettivi del protocollo
Il protocollo d’intesa presenta un duplice obiettivo. Da un lato, si propone di ripristinare la legalità nei territori e nei paesaggi che hanno subito violazioni, con particolare attenzione ai contesti di alto valore storico-archeologico. Dall’altro, si punta a garantire il decoro dei luoghi, assicurando la tutela e la valorizzazione dei beni culturali che contraddistinguono la regione. Questo accordo si basa su un efficace scambio di informazioni tra le istituzioni coinvolte e su un’azione congiunta di ispezione dei siti archeologici, frequentemente bersaglio di scavi clandestini. Fragliasso ha affermato che la protezione del patrimonio storico, artistico e culturale nella giurisdizione della Procura di Torre Annunziata rappresenta una priorità . L’ufficio si impegna a mantenere un’azione costante, in continuità con i progetti avviati dai suoi predecessori.
Attività congiunte e risultati ottenuti
Una delle recenti operazioni frutto di questa collaborazione ha avuto luogo presso la Villa dei Misteri, dove è stato avviato un cantiere di scavo per il settore nord della dimora, dopo la demolizione dell’edificio sovrastante. Zuchtriegel ha evidenziato l’importanza degli interventi a Civita Giuliana e alla Villa dei Misteri, sottolineando come queste azioni archeologiche rappresentino la forza della sinergia tra le due istituzioni. La collaborazione non si limita alla legalità , ma si estende anche alla tutela e conservazione, mirando a promuovere lo sviluppo e il rilancio turistico e culturale della Grande Pompei. Questo vasto territorio, il cui valore è spesso trascurato, è ricco di storia e cultura, e il riconoscimento di tali aspetti attraverso interventi di legalità rappresenta una vera valorizzazione nel senso più autentico del termine.
Il rinnovato protocollo sottolinea l’importanza della cooperazione tra le istituzioni per proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio culturale della regione, contribuendo a preservare la memoria storica e a garantire un futuro sostenibile per il turismo culturale.