Un’intelligenza artificiale sviluppata da Google DeepMind, conosciuta come Aeneas, si profila come un’alleata preziosa per gli storici nel processo di ricostruzione delle antiche iscrizioni latine. Addestrata su una vasta raccolta di testi e immagini provenienti da decine di migliaia di iscrizioni incise nella pietra, l’IA è in grado di completare lettere e parole mancanti nei frammenti danneggiati e di ipotizzare il contesto temporale e regionale in cui i testi sono stati scritti. Le capacità di Aeneas sono state dettagliate in un articolo pubblicato su Nature nel 2025.
Il ruolo di Aeneas nella ricerca storica
La storica e epigrafista Thea Sommerschield, affiliata all’Università di Nottingham, Regno Unito, ha collaborato con Google DeepMind a Londra e con altri esperti di lingue antiche per sviluppare un sistema innovativo in grado di alleggerire il gravoso compito di ricostruzione delle iscrizioni latine danneggiate. La difficoltà di confrontare i frammenti di epigrafi con altre iscrizioni è accentuata dal fatto che la lingua evolve nel tempo e nello spazio, e ogni anno emergono nuove iscrizioni, rendendo impossibile per un singolo ricercatore gestire un volume così vasto di informazioni.
Un’intelligenza artificiale generativa
Il team di scienziati ha creato Aeneas, un’IA generativa capace di produrre nuovi contenuti basandosi su ciò che ha appreso, addestrata su un totale di 176.861 iscrizioni estratte dai tre principali database di epigrafi latini, insieme a fotografie del 5% di esse. Queste iscrizioni risalgono dal settimo secolo a.C. all’ottavo secolo d.C. Il modello, il cui nome si ispira all’eroe troiano Enea, fondatore della stirpe romana, si basa su tre reti neurali con compiti distinti: ricostruire parti di testo mancanti, identificare il luogo di scrittura e determinare l’antichità delle iscrizioni.
Risultati e performance di Aeneas
Aeneas ha dimostrato di essere in grado di ricostruire il testo mancante e di stimare la data di realizzazione delle iscrizioni con un margine di errore di soli 13 anni durante i test su epigrafi di cui si conoscevano le date. Inoltre, ha identificato la provincia romana di origine delle iscrizioni con un’accuratezza del 72%. Quando il sistema è stato testato su iscrizioni latine volutamente danneggiate per simulare il deterioramento nel corso dei secoli, ha raggiunto un’accuratezza del 73% nel completare parti mancanti di lunghezza fino a 10 caratteri e ha ricostruito frammenti di lunghezza ignota con un’accuratezza del 58%.
Collaborazione con storici e epigrafisti
Un aspetto particolarmente vantaggioso di Aeneas è la sua capacità di mostrare un elenco di iscrizioni simili prelevate dai database utilizzati, ordinate per rilevanza rispetto all’iscrizione da completare. Questo supporto rivela la logica dietro i suggerimenti forniti dall’IA, consentendo agli storici di verificare i risultati. La ricerca di materiali simili può richiedere mesi, e la rapidità di comparazione offerta da Aeneas rappresenta un aiuto significativo anche per chi è in fase di formazione come epigrafista.
Un esempio della sinergia tra Aeneas e gli storici è emerso quando 23 epigrafisti hanno ottenuto risultati superiori nel completare e contestualizzare i testi grazie all’uso dell’IA. Nella valutazione delle Res gestae divi Augusti, un testo chiave sulla vita dell’Imperatore romano Augusto, Aeneas ha raggiunto le stesse conclusioni cronologiche di molti storici, dimostrando la sua capacità di analizzare le numerose date contenute nell’iscrizione senza confusione.
Google DeepMind ha annunciato che Aeneas sarà reso disponibile online per l’uso pubblico, offrendo a chiunque la possibilità di sfruttare le potenzialità di questa innovativa intelligenza artificiale.