L’Italia si presenta come un laboratorio globale per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione, un fenomeno che richiede un ripensamento del welfare e delle politiche sociali. Nel 2025, il Paese registra un calo significativo della natalità, con il Mezzogiorno che si trova ad affrontare le maggiori difficoltà. È essenziale, quindi, esplorare nuove strategie per gestire questo cambiamento demografico e trasformare l’invecchiamento da un onere a un’opportunità. Questo è stato il tema centrale del dibattito “Generazioni in mutamento – 2° Focus Sud e futuri”, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia a Scilla, in provincia di Reggio Calabria, il 25 luglio.
Il ruolo dei territori e la necessità di innovazione
Fiammetta Pilozzi, responsabile del Centro di Ricerca della Fondazione Magna Grecia, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di rinnovare il patto di solidarietà intergenerazionale. La sua analisi ha messo in evidenza come i territori, in particolare quelli del Mezzogiorno, possano svolgere un ruolo cruciale in questo processo. Pilozzi ha evidenziato la solidità delle reti informali nel Sud, che rappresentano una risorsa preziosa per affrontare le sfide legate alla denatalità e alla longevità.
Fabio Miraglia, imprenditore e presidente di Giomi Rsa, ha suggerito di sfruttare i borghi abbandonati per creare villaggi innovativi in grado di attrarre anziani. Questi spazi potrebbero diventare incubatori di modelli di silver economy, capaci di generare occupazione e servizi. Miraglia ha evidenziato l’importanza di un sistema che non si basi solo sul volontariato, ma che integri il digitale per migliorare la qualità della vita degli anziani, favorendo la domiciliazione dei servizi e la personalizzazione degli spazi abitativi.
Innovazione tecnologica e salute digitale
Il cardiologo Pietro Rossi, cofondatore di Policardio, ha presentato un innovativo dispositivo per il monitoraggio della salute degli anziani. Questo sistema automatizzato consente di effettuare ECG e holter a casa, garantendo un collegamento diretto tra l’anziano e il medico. Rossi ha sottolineato l’importanza di un’assistenza sanitaria che tenga conto non solo delle esigenze fisiche, ma anche di quelle psicologiche, offrendo consulti rapidi per ridurre il senso di isolamento.
Alberto Polverino, membro del direttivo del cluster C.H.I.C.O., ha parlato della necessità di ripensare i prodotti e i servizi assicurativi per adattarli alle esigenze della popolazione anziana. Ha proposto l’implementazione di app per il monitoraggio della salute e incentivi economici per chi adotta stili di vita sani, evidenziando l’importanza di una educazione finanziaria per garantire una longevità consapevole.
Il patrimonio culturale come strumento di inclusione
Il dibattito ha messo in luce come il patrimonio culturale possa svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere la genitorialità e il legame intergenerazionale. Francesco Pisani, professore di Neuropsichiatria infantile, ha sottolineato l’importanza delle esperienze culturali per stimolare la curiosità nei bambini e favorire l’educazione al bello. In questo contesto, Daniele Carnovale, CEO di Guides4You, ha presentato un dispositivo progettato per rendere il patrimonio culturale accessibile a tutti, inclusi i non vedenti e i bambini.
Chiara Benedetto, presidente della Fondazione Medicina a misura di donna, ha illustrato l’iniziativa del “passaporto della cultura”, un progetto che offre ai neogenitori l’accesso gratuito a musei e siti culturali. Questo strumento, pensato per promuovere la cultura come fattore di benessere, è stato accolto positivamente e ha già trovato applicazione in diverse città italiane.
Riflessioni e prospettive future
Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, ha ribadito l’importanza di affrontare la denatalità ripensando l’intero sistema Paese. Ha sottolineato la necessità di politiche abilitanti per sostenere la genitorialità e di considerare il Mezzogiorno come un terreno fertile per sperimentare modelli di sviluppo inclusivo. La Fondazione Magna Grecia si impegna a pubblicare i risultati di questo importante incontro, con l’obiettivo di promuovere una visione condivisa tra le generazioni e valorizzare il patrimonio culturale come strumento di coesione sociale.