Tumori nel Lazio: 46mila ricoveri annuali e partenza della ‘Vaccinazione paziente oncologico’

Diletta Rossi

Luglio 24, 2025

Il 24 luglio 2025, presso il Policlinico Umberto I di Roma, ha avuto luogo il convegno intitolato “La vaccinazione nel paziente oncologico”, organizzato dalla Fondazione Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica. Questo evento ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i pazienti oncologici sull’importanza delle vaccinazioni, in un contesto in cui i tumori causano oltre 46mila ricoveri all’anno nella regione Lazio e sono diagnosticati più di 32mila nuovi casi ogni anno.

Il ruolo delle vaccinazioni per i pazienti oncologici

La Fondazione Aiom ha sottolineato che ogni paziente oncologico dovrebbe ricevere cinque immunizzazioni fondamentali: il vaccino anti-pneumococcico, il vaccino antinfluenzale, quello contro l’Herpes zoster, il vaccino anti-Hpv e il vaccino contro il Covid-19. Queste vaccinazioni sono cruciali per migliorare le condizioni di salute dei pazienti e per ridurre l’impatto del cancro sul sistema sanitario regionale. La campagna di vaccinazione si inserisce in un progetto più ampio, che prevede un tour in dieci regioni italiane per incontri con oncologi, medici, associazioni di pazienti e altri professionisti del settore oncologico.

La campagna di sensibilizzazione e il supporto di GlaxoSmithKline

Il progetto, che ha ricevuto una sponsorizzazione non condizionante da parte di GlaxoSmithKline, è stato avviato in concomitanza con il convegno di Roma. Andrea Botticelli, dirigente medico del Dipartimento Ematologia Oncologia Dermatologia del Policlinico Umberto I, ha evidenziato come il cancro stia diventando una malattia cronica e come l’assistenza sanitaria debba evolversi di pari passo. Secondo Botticelli, la ricerca scientifica ha dimostrato che le vaccinazioni non interferiscono con i trattamenti anti-cancro e proteggono i pazienti da infezioni pericolose che possono complicare il loro stato di salute.

La situazione attuale delle vaccinazioni nel Lazio

Daniele Santini, professore e responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del Policlinico Umberto I, ha descritto la situazione delle vaccinazioni nel Lazio come eterogenea e disomogenea. Alcuni centri hanno già implementato percorsi di vaccinazione per i pazienti oncologici, mentre altri hanno stipulato convenzioni con le Asl locali per gestire le immunizzazioni. Tuttavia, alcune strutture sanitarie non hanno ancora attivato programmi di vaccinazione, creando lacune che necessitano di essere colmate per garantire un’assistenza uniforme a tutti i pazienti.

Le infezioni prevenibili e l’importanza della vaccinazione

Botticelli ha messo in evidenza il rischio di infezioni come l’Herpes zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio, che può manifestarsi in pazienti oncologici e portare a complicazioni gravi. Il vaccino ricombinante contro l’Herpes zoster è particolarmente raccomandato per le persone immunocompromesse, come i pazienti oncologici. Altri vaccini, come quello contro il Covid-19, l’influenza stagionale e il batterio pneumococco, sono altrettanto importanti per la salute di questi pazienti.

La campagna “La vaccinazione nel paziente oncologico” è stata lanciata ad aprile 2025 e include un tour in dieci regioni, la distribuzione di opuscoli informativi, un portale dedicato e attività sui social media per promuovere l’importanza delle vaccinazioni tra i malati di cancro.