Ogni giorno, in Sardegna, vengono diagnosticati circa 28 nuovi casi di cancro, portando il totale annuale a oltre 10.000. Queste persone, per una corretta gestione della loro salute, dovrebbero ricevere cinque vaccinazioni fondamentali: contro il pneumococco, l’influenza, l’Herpes zoster, l’HPV e il Covid-19. Tuttavia, si registra una crescente esitazione, se non addirittura ostilità, nei confronti di queste immunizzazioni. Questo è quanto emerso durante il convegno “La vaccinazione nel paziente oncologico”, svoltosi il 24 luglio 2025 presso il Policlinico Duilio Casula di Monserrato, Cagliari. L’evento, organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), è parte di una campagna nazionale che mira a sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni per i pazienti oncologici.
Il tour di sensibilizzazione in sardegna
La Fondazione Aiom ha avviato un’iniziativa che prevede un tour in dieci regioni italiane, con incontri tra oncologi, associazioni di pazienti e altri membri del team multidisciplinare oncologico. La prima tappa di questo tour è stata proprio in Sardegna, dove si è discusso dell’importanza della vaccinazione per i pazienti affetti da tumore. Durante il convegno, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire le informazioni scientifiche aggiornate riguardanti le vaccinazioni, affrontando le preoccupazioni e i dubbi che spesso sorgono tra i pazienti e i loro familiari.
Mario Scartozzi, professore di Oncologia Medica all’Università di Cagliari e direttore dell’Oncologia Medica presso l’Aou di Cagliari, ha sottolineato l’importanza di proteggere i pazienti oncologici, che spesso si trovano in una condizione di fragilità e immunodepressione. Scartozzi ha evidenziato come, nonostante la disponibilità di vaccini e l’assenza di problematiche logistiche nella loro somministrazione, la diffidenza persista e rappresenti un ostacolo significativo per le immunizzazioni.
Le parole degli esperti
Valeria Pusceddu, dirigente medico di Oncologia Medica presso l’Aou di Cagliari e coordinatrice di Aiom Sardegna, ha ribadito l’importanza di prevenire infezioni che potrebbero aggravare le condizioni di salute dei pazienti oncologici. Ha messo in evidenza che anche patologie comuni, come l’influenza, possono risultare pericolose per un organismo già compromesso dal cancro. Pusceddu ha anche menzionato il rischio aumentato del 40% di sviluppare l’Herpes zoster tra i pazienti oncologici, così come il possibile sviluppo di long Covid, che colpisce fino al 15% dei malati.
La tappa di Cagliari ha visto la partecipazione di Giovanni Sotgiu, professore di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università di Sassari, che ha portato la sua esperienza nel campo della sanità pubblica. Fabiana Melis, coordinatrice infermieristica dell’Oncologia Medica dell’Aou di Cagliari, ha condiviso la sua visione riguardo all’organizzazione dell’assistenza ai pazienti.
Proposte per migliorare l’immunizzazione
Scartozzi ha suggerito che una strategia efficace potrebbe essere quella di somministrare i vaccini direttamente nei reparti di oncologia, permettendo così ai pazienti di ricevere sia le cure che le vaccinazioni nella stessa struttura sanitaria. Questa sinergia potrebbe contribuire a migliorare i tassi di immunizzazione e a garantire una maggiore protezione per i pazienti.
L’iniziativa “La vaccinazione nel paziente oncologico” è stata lanciata ad aprile 2025 dalla Fondazione Aiom e include non solo il tour nelle dieci regioni, ma anche campagne di sensibilizzazione sui social media, la distribuzione di opuscoli informativi e la creazione di un portale dedicato. Queste attività mirano a promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore e a combattere le incertezze che ne ostacolano l’adozione.