All’ingresso della Triennale Milano, dal 15 luglio 2025, si erge una nuova scultura monumentale: l’elefante della Namibia, un’opera di Jacopo Allegrucci che fa parte della serie “La fragilità del futuro”. Questa installazione, realizzata in cartapesta, si inserisce nel dibattito sulla conservazione delle specie a rischio di estinzione, dopo il triste episodio che ha visto la distruzione della balenottera azzurra avvenuta il 14 luglio.
Commento di Stefano Boeri
Stefano Boeri, presidente della Triennale Milano, commenta l’arrivo dell’elefante con una nota che sottolinea l’importanza di questa opera. “Accogliamo l’elefante della Namibia dopo la balenottera azzurra, un’altra specie minacciata. La bellezza e la fragilità della cartapesta modellata da Jacopo Allegrucci, insieme al suo messaggio di un ‘futuro fragile‘, rappresentano un invito per il pubblico a visitare la grande Esposizione Internazionale sulle disuguaglianze, Inequalities, che la Triennale ospita in questo periodo.”
Prossime esposizioni
Dopo l’elefante, la Triennale prevede di esporre altre sculture della stessa serie. La giraffa di Rothschild sarà visibile dal 3 settembre fino al 5 ottobre, mentre l’ippopotamo sarà esposto dal 6 ottobre al 9 novembre, continuando così a sensibilizzare i visitatori sui temi della biodiversità e della conservazione. Queste opere non solo arricchiscono il panorama artistico milanese, ma fungono anche da importanti veicoli di riflessione sulle sfide ecologiche contemporanee.