Orazio Sciortino, giovane pianista e compositore originario di Siracusa, presenta la sua prima opera da camera intitolata “Maxima Immoralia“. Questa creazione, di cui ha redatto anche il libretto, debutterà il 25 luglio 2025 a Montepulciano, nell’ambito del Cantiere Internazionale d’Arte. La regia è affidata a Marta Eguilior. Sciortino invita a riflettere sull’opera, che affronta tematiche di grande attualità come le pulsioni e le censure, il diritto delle donne al piacere e le audaci fantasie legate alla sessualità.
Un’opera provocatoria e riflessiva
“Maxima Immoralia” si distingue nel panorama operistico contemporaneo come un’opera di difficile classificazione, un omaggio a una letteratura audace che si sviluppò tra Medioevo e Rinascimento. Sciortino sottolinea come il lavoro esplori il legame tra eros e satira, oltre a riflettere sulla sessualità femminile, un tema affrontato con maggiore serenità in epoche passate. L’idea di questo progetto è emersa durante la pandemia, ispirata dalla rilettura del “Decameron” di Boccaccio e dall’incontro con alcuni madrigali di Giosuè Carducci, caratterizzati da contenuti erotici. La ricerca si è poi estesa a vari autori, da Galileo Galilei a Lorenzo il Magnifico, per costruire un’opera che si colloca nel solco dell’intermezzo barocco.
Il messaggio dell’opera
Sciortino evidenzia che, sebbene alcuni possano considerare l’opera provocatoria, il vero obiettivo è spingere il pubblico a confrontarsi con se stesso. “Ci sono momenti in cui si fa riferimento alla masturbazione femminile come gioco“, spiega. Secondo il compositore, non si tratta di un’epoca di provocazione, come negli anni Sessanta e Settanta, ma piuttosto di una riflessione su quanto la nostra società attuale possa apparire refrattaria alla curiosità e al gioco, mostrando indifferenza verso i dolori del mondo.
Un’esperienza musicale unica
L’opera si apre con tre figure femminili che sfogliano un grande libro, “Maxima Immoralia“, che rivela mondi autonomi e piccole favole di desiderio e trasgressione. L’esecuzione musicale sarà affidata a un ensemble composto da violino, violoncello, fisarmonica, pianoforte e percussioni. Sciortino si augura che il pubblico possa vivere un’esperienza di spaesamento, divertimento e turbamento, rivedendo se stesso nei giochi e nelle parole presentate. A tal fine, sono stati scelti sovratitoli per garantire la comprensione di un testo di notevole complessità.
Una riflessione estetica totale
Marta Eguilior, regista dell’opera, descrive “Maxima Immoralia” come più di uno spettacolo: è un’esperienza estetica totale. L’opera si propone come una celebrazione dell’eccesso e una critica alle strutture che cercano di contenerlo. In questo contesto, si sfidano le nozioni contemporanee di oscenità e moralità, recuperando un linguaggio visivo che, prima di essere censurato, era considerato una legittima espressione della natura umana. La prima assoluta promette di essere un evento significativo nel panorama culturale, invitando alla riflessione su temi universali e attuali.