La Biennale del Muro Dipinto di Dozza celebra il suo trentesimo anniversario

Ivan Lombardo

Luglio 23, 2025

La trentesima edizione della Biennale del Muro Dipinto si svolgerà nel suggestivo borgo di Dozza, in provincia di Bologna, dal 15 al 21 settembre 2025. Quest’anno, l’evento porta il titolo “Save the Wall”, ponendo un forte accento sulla conservazione delle opere esistenti, accanto alla realizzazione di nuove creazioni artistiche. Lisa Emiliani, presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte, sottolinea che “Save the Wall” rappresenta un appello concreto a prendersi cura del patrimonio artistico, affrontando con consapevolezza le sfide legate alla conservazione. La situazione climatica attuale, che sta interessando il territorio, contribuisce al deterioramento di molte superfici, rendendo necessaria una maggiore attenzione alla manutenzione e al restauro. Dozza, infatti, non è solo un luogo di nuova arte, ma anche un custode di una storia unica, visibile nei suoi muri e nel paesaggio circostante.

Interventi di restauro e eventi collaterali

Durante questa edizione, sono previsti circa venti interventi di restauro, tra cui un complesso lavoro di strappo conservativo. A questi si affiancheranno nuove opere realizzate da artisti selezionati attraverso una commissione rinnovata. Non mancheranno eventi collaterali, che spaziano da iniziative istituzionali a momenti di approfondimento culturale, fino a eventi ludici che coinvolgeranno attivamente la comunità locale. La Biennale si propone quindi come un importante punto di incontro tra arte e comunità, favorendo la partecipazione di tutti.

Collaborazioni e progetti condivisi

Il 2025 segna anche l’avvio di una nuova collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, che organizzerà un evento “Off” nel weekend antecedente l’inizio della Biennale. Questa sinergia si estende anche ai Comuni di Vieste e Oliveto Citra, con cui sono previsti progetti condivisi volti alla riqualificazione artistica e alla creazione di nuovi gemellaggi culturali. La Biennale del Muro Dipinto di Dozza si configura così come un evento di grande rilevanza, non solo per la sua offerta artistica, ma anche per il suo impegno nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale.