Oggi, 15 gennaio 2025, presso la Giunta regionale della Lombardia, si è tenuto un incontro significativo dal titolo “Ematologia in Regione Lombardia – Strategie regionali per l’innovazione”. Questo evento, organizzato da Johnson & Johnson, ha riunito istituzioni, clinici e associazioni del Terzo settore per discutere delle opportunità di miglioramento nell’accesso a terapie, diagnosi e gestione dei pazienti ematologici. L’obiettivo principale è stato quello di creare un dialogo costruttivo tra i vari attori del sistema sanitario, al fine di proporre strategie organizzative e gestionali che possano ottimizzare la presa in carico dei pazienti.
Necessità di riorganizzazione del sistema sanitario
Durante l’incontro, sono emerse diverse necessità fondamentali per garantire un accesso equo all’innovazione terapeutica. Le istituzioni regionali e i professionisti del settore hanno sottolineato l’importanza di riorganizzare le risorse economiche disponibili, per assicurare che ogni paziente ematologico possa beneficiare delle nuove terapie. È stata proposta l’implementazione di una governance condivisa che stabilisca linee guida chiare per gli esami e la verifica degli esiti, in modo da uniformare l’appropriatezza delle cure su tutto il territorio lombardo.
In aggiunta, è emersa la necessità di aggiornare il modello gestionale per la presa in carico dei pazienti, in risposta alle nuove esigenze cliniche e ai trattamenti innovativi. È stato evidenziato che un aumento del personale amministrativo potrebbe alleviare il carico burocratico, consentendo agli specialisti di dedicare maggior tempo alla pratica clinica. Questa proposta è già stata avanzata dalla Commissione III Sanità , che ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento.
Integrazione della rete ematologica lombarda
Un altro punto cruciale discusso è stata l’integrazione della Rete ematologica lombarda, che dovrebbe coinvolgere attivamente le associazioni di pazienti e le istituzioni regionali competenti. È stato proposto di creare un tavolo programmatico che traduca le istanze emerse in azioni concrete, riconoscendo il ruolo fondamentale del Terzo settore nel garantire il benessere dei pazienti. La partecipazione attiva di queste associazioni nei processi decisionali è stata considerata essenziale per migliorare la qualità dell’assistenza.
Inoltre, è stata suggerita l’implementazione di un progetto pilota che, in linea con le Linee guida Agenas e il Protocollo regionale, riconsideri l’assistenza in termini di territorializzazione delle cure onco-ematologiche, valorizzando il ruolo delle Case di comunità . Questo approccio mira a garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie nel contesto più appropriato.
Innovazioni terapeutiche e sfide nel trattamento
L’ematologia è storicamente all’avanguardia nell’innovazione terapeutica, specialmente in oncologia. Negli ultimi dieci anni, sono state introdotte nuove opzioni terapeutiche che hanno significativamente migliorato la vita dei pazienti. Un esempio emblematico è il mieloma multiplo, che presenta un’incidenza in crescita e per il quale la sopravvivenza è aumentata da 2 a oltre 7 anni. Tuttavia, questa evoluzione porta con sé la sfida di garantire l’accesso a queste terapie innovative a tutti i pazienti, senza compromettere la sostenibilità del sistema sanitario.
Marco Alparone, vicepresidente e assessore al Bilancio e finanza della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza di tre principi chiave: equità , sostenibilità e adeguatezza. Ha enfatizzato che il cambiamento radicale nei modelli organizzativi è necessario per garantire che tutti i pazienti abbiano accesso alle migliori terapie disponibili, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Modelli organizzativi e assistenza territoriale
Francesco Passamonti, direttore della Sc Ematologia del Policlinico di Milano, ha evidenziato l’importanza di rivedere i modelli organizzativi per garantire un accesso tempestivo alla diagnosi e ai trattamenti. Ha proposto un approccio basato sul modello Hub & Spoke, dove i pazienti con maggiori complessità terapeutiche vengono indirizzati verso centri specializzati, mentre quelli che non necessitano di cure specialistiche possono essere seguiti in strutture meno complesse.
Roberto Cairoli, direttore della Sc Ematologia dell’Asst Gom Niguarda di Milano, ha insistito sulla necessità di armonizzare le strategie a livello regionale, per gestire in modo efficace le malattie ematologiche. Ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio attento per garantire l’equità nell’accesso alle cure e l’appropriatezza nell’utilizzo delle risorse.
Coinvolgimento delle associazioni di pazienti
Davide Petruzzelli, presidente della Lampada di Aladino Ets, ha rimarcato l’importanza di coinvolgere le associazioni di pazienti nei processi decisionali. Ha notato che, sebbene questo tipo di partecipazione sia più sviluppato in oncologia, è fondamentale estenderlo all’ematologia, dove le disparità nell’accesso alle cure sono evidenti. Ha sottolineato l’importanza di considerare anche i bisogni non clinici, specialmente per le persone anziane.
Monica Gibellini, direttrice Government Affairs di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia, ha concluso affermando che l’azienda è impegnata a promuovere innovazioni che migliorino i modelli gestionali per la presa in carico dei pazienti ematologici. Ha evidenziato come incontri come quello di oggi siano fondamentali per affrontare le sfide del sistema sanitario, considerando la spesa farmaceutica come un investimento necessario per rispondere ai bisogni dei pazienti.