Riapre la sala di Palazzo Vecchio con l’affresco di S. Anna restaurato

Ivan Lombardo

Luglio 22, 2025

Dal 26 luglio 2025, il Museo di Palazzo Vecchio riapre al pubblico, in concomitanza con le celebrazioni annuali dedicate a Sant’Anna, la patrona di Firenze. Questa riapertura offre l’opportunità di ammirare un affresco di notevole importanza storica, attribuito all’Orcagna e risalente a un periodo compreso tra il 1343 e il 1349. L’opera, proveniente dall’antico carcere delle Stinche, rappresenta in modo allegorico il tirannico Gualtieri di Brienne, duca d’Atene, costretto a fuggire da Firenze a causa di una rivolta popolare che ebbe inizio proprio nel giorno dedicato a Sant’Anna.

Le origini della celebrazione di Sant’Anna

La tradizione di celebrare Sant’Anna a Firenze ha radici profonde, risalenti al Trecento. L’episodio che ha dato origine a questa festività è legato alla cacciata di Gualtieri di Brienne nel 1343, quando una sollevazione popolare costrinse il duca a fuggire da una porticina di Palazzo Vecchio. Questo evento storico si verificò il giorno della festività dedicata alla santa, e i cittadini credevano che la sua intercessione avesse giocato un ruolo cruciale nella liberazione della città. Tale importanza conferita alla figura di Sant’Anna non era solo di carattere religioso, ma anche civico, rendendola una protettrice di Firenze. In passato, durante questa ricorrenza, i fiorentini offrivano ceri e doni davanti all’immagine della santa in Orsanmichele, decorata con le bandiere delle Arti. Oggi, la celebrazione è stata ripristinata e include un corteo storico che attraverserà piazza Signoria e il sagrato del Duomo, per terminare con la cerimonia di offerta del cero all’altare di Sant’Anna.

Visite guidate e attività speciali

In occasione della riapertura, sono previste visite guidate straordinarie organizzate da Muse, programmate per le ore 10.30, 12.00, 15.00 e 16.30. I partecipanti avranno l’opportunità unica di percorrere la scala segreta voluta da Gualtieri di Brienne e di esplorare gli spazi del Mezzanino, dove è conservata la donazione Loeser. Inoltre, saranno introdotti alla sala recentemente riaperta, che ospita l’affresco di grande rilevanza storica. Giovanni Bettarini, assessore alla cultura, ha dichiarato: “Una Firenze insolita, da scoprire e vivere, una parte importante di Palazzo Vecchio che torna a far parte del percorso museale”. Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per riscoprire la storia e la cultura della città attraverso un evento che unisce arte, tradizione e partecipazione collettiva.