Partiranno dall’Umbria, dove sarà istituita una base operativa, le celebrazioni per il centenario della nascita di Dario Fo. Il progetto, intitolato “100 anni per 100 paesi”, prenderà avvio a marzo 2026 e si protrarrà fino a marzo 2027, con alcune attività già programmate per ottobre 2025. Grazie all’impegno della Fondazione Dario Fo e Franca Rame, si prevede un ampio calendario di eventi, che includerà rappresentazioni teatrali, mostre, giornate di studio, masterclass, proiezioni e produzioni audiovisive.
Umbria come punto di riferimento
L’Umbria, scelta da Dario Fo come rifugio creativo, diventa il punto di riferimento centrale per queste celebrazioni. Durante una conferenza stampa tenutasi il 15 gennaio 2025 nella sala dell’Orologio della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, ha dichiarato: “Abbiamo il compito di rilanciare e diffondere l’eredità culturale di un maestro indiscusso che ha saputo coniugare teatro, arte e impegno politico”. Bori ha anche annunciato eventi speciali in occasione di Umbria Libri 2026 e del Salone del Libro, sottolineando che l’Umbria si è candidata come regione ospite a Torino, con l’intento di portare la figura di Dario Fo al centro dell’evento internazionale.
Presenti alla conferenza
Alla conferenza erano presenti Mattea Fo e Stefano Bertea, rispettivamente presidente e direttore degli archivi della Fondazione. Mattea Fo ha evidenziato l’importanza di unire Perugia e Gubbio nel progetto delle celebrazioni, affermando che “i due comuni ci hanno adottato quando mio papà si è trasferito in Umbria”.
Programma di eventi
Il programma prevede la realizzazione di 100 eventi all’estero, uno per ogni Stato, e altrettanti in Italia. Mattea Fo ha sottolineato che i suoi nonni sono gli autori italiani più tradotti, con opere disponibili in 54 lingue e oltre 7.000 produzioni realizzate in 78 paesi dal 1960 a oggi.
Importanza della coppia Fo-Rame
Stefano Bertea ha messo in evidenza l’importanza della coppia Fo-Rame, sia nell’arte che nella vita. “Uno degli scopi di questo centenario è riaffermare la dimensione sempre attuale della loro scrittura. Le loro opere sono storie e macchine teatrali che si adattano sempre, e vogliamo promuovere la loro drammaturgia, che rappresenta un’eccellenza italiana di successo all’estero”. Bertea ha anche ricordato la versatilità di Dario Fo, che non è stato solo un drammaturgo, ma anche un prolifico autore di canzoni e un pittore, con circa 12.000 opere conservate nell’archivio privato.
Nuove produzioni e archivi
Durante il centenario, sono previsti nuovi volumi e produzioni cinematografiche e televisive, per affrontare anche la questione della gestione di quello che è stato definito “uno dei più grandi archivi al mondo”.
Mostre a Perugia e Gubbio
Il Comune di Perugia, come ha dichiarato il vicesindaco Marco Pierini, organizzerà una mostra dedicata alle arti figurative presso Palazzo della Penna. Anche Gubbio ospiterà una mostra dedicata a Fo, nella sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli, come ricordato dall’assessora alla Cultura, Paola Salciarini, che ha enfatizzato il legame duraturo della città con l’artista, iniziato 45 anni fa con la creazione della libera università di Alcatraz da parte del figlio Jacopo.
Protagonisti delle celebrazioni
Infine, i Musei Nazionali dell’Umbria saranno protagonisti delle celebrazioni. Costantino D’Orazio, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha annunciato un progetto che si svolgerà alla Rocca di Spoleto, con un’installazione teatrale di Dario Fo, per riportare in vita i grandi fondali e gli elementi scenografici più monumentali. La mostra avrà inizio in primavera e sarà accompagnata da una collaborazione con il Festival dei Due Mondi.