La compositrice e pianista Giulia Mazzoni, attuale presidente di Musica Italiae, ha espresso la sua opinione riguardo all’importanza della responsabilità artistica, in seguito all’annullamento del concerto del noto direttore d’orchestra Valery Gergiev. Mazzoni ha sottolineato che la musica, sebbene sia un linguaggio universale, non è priva di implicazioni e chi si esibisce in contesti prestigiosi rappresenta inevitabilmente più di sé stesso.
Confusione tra libertà artistica e responsabilità
In un articolo pubblicato nei giorni scorsi, Mazzoni ha affermato che “c’è una grande confusione, in questi giorni, tra libertà artistica e assenza di responsabilità“. Ha messo in evidenza come Valery Gergiev, pur essendo un musicista di grande talento, sia anche una figura fortemente legata al regime russo, con un sostegno esplicito a Vladimir Putin. La compositrice ha evidenziato che Gergiev non ha mai preso le distanze dall’invasione dell’Ucraina o dalle conseguenze tragiche del regime.
Distinzione tra arte e regime oppressivo
Mazzoni ha chiarito che non si sta attaccando la musica russa, che ha dato al mondo opere di immenso valore, ma è fondamentale distinguere tra chi crea arte come espressione libera e chi, al contrario, la utilizza per sostenere un regime oppressivo. “Non stiamo parlando di un artista in esilio, né di un intellettuale dissidente”, ha sottolineato, “ma di un direttore d’orchestra che ha rappresentato pubblicamente lo Stato russo in eventi ufficiali”.
Implicazioni etiche dell’annullamento del concerto
La pianista ha messo in evidenza che l’annullamento del concerto di Gergiev non deve essere interpretato come un attacco alla musica, ma piuttosto come una scelta consapevole che tiene conto delle implicazioni etiche legate all’uso di fondi pubblici e alla responsabilità di un’istituzione culturale. “La musica è universale, certo, ma non è neutra. E chi sale su un palco così prestigioso, in un luogo simbolico dello Stato, rappresenta inevitabilmente più di sé stesso”, ha affermato.
Coerenza morale e responsabilità pubblica
Mazzoni ha sottolineato l’importanza di distinguere tra espressione individuale e rappresentanza pubblica. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che Gergiev ha sostenuto pubblicamente Putin in momenti critici, come l’annessione della Crimea e la guerra in Ucraina. La compositrice ha affermato che essere un artista non esime dalle conseguenze delle proprie scelte e che è essenziale chiedere coerenza morale a chi occupa posizioni di rilevanza pubblica.
Impegno per la libertà artistica
Giulia Mazzoni ha anche parlato del suo impegno per la libertà artistica, sottolineando che questa non deve essere confusa con il privilegio. Ha ribadito che la vera libertà implica la capacità di scegliere e prendere posizione, e che l’arte deve essere un mezzo di coscienza e non solo di intrattenimento. “Se l’arte ha un senso, è anche quello di essere coscienza, non solo spettacolo”, ha concluso.
Chi è Giulia Mazzoni
Giulia Mazzoni è una pianista e compositrice di fama internazionale, attiva nella scena musicale contemporanea. Considerata l’erede di Michael Nyman, con il quale ha collaborato, ha suonato nei teatri più prestigiosi a livello mondiale e ha pubblicato tre album acclamati: “Giocando con i Bottoni”, “Room 2401” (Sony) e “YAS – Your Anima System” (Ada/Warner), prodotto da Thom Russo, vincitore di 16 Grammy.
Mazzoni è stata la prima compositrice donna a inaugurare un ente lirico italiano con un concerto di grande successo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, accompagnata dall’orchestra del Maggio sotto la direzione del M° John Axelrod. Ha composto la colonna sonora del film “Anna” di Marco Amenta, presentato al Festival del Cinema di Venezia e selezionato ai David di Donatello.
Attivamente coinvolta nel sociale e nella promozione culturale, Mazzoni è testimonial de La Toscana delle Donne e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Umanità, due Premi Pegaso delle donne, il Premio Ciampi e il Premio Corona del Marzocco.