Francesco De Cobelli, primario di Radiologia presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha recentemente condiviso un’analisi approfondita riguardo alla situazione dei tecnici di radiologia in Italia. Secondo l’esperto, il settore non sta vivendo una crisi di vocazione e presenta prospettive di crescita significative. Le sfide attuali comprendono l’adeguamento alle innovazioni portate dall’intelligenza artificiale e la necessità di sviluppare competenze empatiche nel rapporto con i pazienti.
Il fabbisogno di tecnici di radiologia in Italia
Nel 2025, l’Italia si trova ad affrontare una crescente domanda di tecnici di radiologia, con oltre 70 milioni di esami di diagnostica per immagini eseguiti annualmente. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha recentemente sottolineato che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta aggiornando il proprio parco macchine, con l’intenzione di introdurre più di 3.000 nuovi macchinari entro il 2026 grazie agli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Attualmente, per ogni posto disponibile nel sistema formativo per tecnici di radiologia, ci sono 2,5 candidati, evidenziando un’evidente carenza di personale. Le università italiane, al momento, producono circa il 30% in meno di tecnici rispetto al fabbisogno reale, il che potrebbe portare a una crisi occupazionale nei prossimi anni se non saranno creati più posti nei corsi di laurea.
Opportunità professionali per i tecnici di radiologia
L’analisi di De Cobelli mette in luce che la professione di tecnico di radiologia è tra le più richieste nel panorama sanitario attuale. A differenza di altre professioni, come quella infermieristica, che sta affrontando una diminuzione delle candidature, la figura del tecnico di radiologia si distingue per la sua stabilità e opportunità di impiego. Secondo i dati di Almalaurea, l’80% dei laureati trova lavoro entro un anno dalla conclusione degli studi. L’Università Vita-Salute San Raffaele ha recentemente avviato un corso di laurea triennale in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, sottolineando l’importanza di questa professione in un settore in continua evoluzione.
De Cobelli evidenzia che il lavoro del tecnico di radiologia va oltre l’imaging diagnostico tradizionale, comprendendo anche aree come la fisica sanitaria, la medicina nucleare e la radioterapia. Le opportunità non si limitano agli ospedali, ma si estendono anche all’industria, con aziende che producono apparecchiature medicali e possibilità di coinvolgimento nella ricerca biomedica.
Competenze richieste e futuro della professione
Francesco De Cobelli chiarisce che il tecnico di radiologia deve possedere competenze tecniche elevate, ma anche una forte attitudine empatica. Questa figura professionale ha un ruolo cruciale nella gestione delle apparecchiature e sta diventando sempre più coinvolta nel trattamento mininvasivo delle patologie attraverso la radiologia interventistica. È fondamentale che i tecnici non solo abbiano una passione per la tecnologia, ma anche la capacità di instaurare un rapporto umano con i pazienti, poiché spesso i risultati degli esami influenzano direttamente la diagnosi e il trattamento.
Un aspetto innovativo da considerare è l’impatto dell’intelligenza artificiale nella radiologia. De Cobelli sottolinea che l’AI sta rivoluzionando il settore, migliorando la qualità delle immagini e velocizzando i tempi di acquisizione. È essenziale che i corsi di laurea si adattino a queste nuove tecnologie, integrando insegnamenti specifici sull’AI per preparare adeguatamente i futuri professionisti a un ambiente in costante cambiamento.