L’inizio del Settecento segna un periodo di grande fermento culturale a Venezia, in particolare all’interno dell’Ospedale della Pietà , noto non solo come uno dei più grandi orfanotrofi della città , ma anche come un’importante istituzione musicale. Qui, le ragazze orfane più talentuose hanno l’opportunità di studiare musica e di esibirsi, seppur dietro le grate, per un pubblico selezionato di mecenati. Tra queste giovani spicca Cecilia, una violinista di vent’anni che ha trascorso tutta la sua vita alla Pietà . La sua passione per la musica ha aperto la sua mente, ma non le ha permesso di uscire da quelle mura. Tuttavia, la sua vita sta per subire una svolta inaspettata con l’arrivo di un nuovo insegnante di violino, il celebre Antonio Vivaldi.
Il film “Primavera” e il suo contesto
“Primavera” rappresenta l’esordio alla regia di Damiano Michieletto e verrà presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, nella sezione “Special Presentations”. Il lungometraggio è liberamente ispirato al romanzo “Stabat Mater” di Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega nel 2009 e pubblicato da Einaudi. La pellicola ha già suscitato interesse a livello internazionale, essendo stata venduta in 20 Paesi in tutto il mondo. Tra il cast figurano nomi di spicco come Tecla Insolia, Michele Riondino, Andrea Pennacchi, Fabrizia Sacchi, Valentina Bellè e Stefano Accorsi. “Primavera” arriverà nelle sale italiane il 25 dicembre 2025, distribuito da Warner Bros Pictures.
Produzione e sostegno istituzionale
La realizzazione di “Primavera” è frutto di una collaborazione tra Warner Bros. Entertainment Italia e Indigo Film, con una coproduzione italo-francese che include Moana Films. Il progetto ha ricevuto supporto significativo dal Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, istituito dal Ministero della Cultura. Inoltre, ha beneficiato del sostegno della Regione Lazio attraverso il programma Lazio Cinema International (Pr Fesr Lazio 2021-2027) e della Regione Veneto (Pr Fesr 2021-2027), nonché della Fondazione Veneto Film Commission.
Il film non solo racconta la storia di Cecilia e del suo incontro con Vivaldi, ma rappresenta anche un’importante iniziativa culturale che mette in luce il patrimonio musicale e artistico di Venezia, unendo storia e innovazione cinematografica in un’opera che promette di affascinare il pubblico di tutto il mondo.