Genio, rigore e provocazione: l’esposizione dell’arte di Dalí a Roma

Ivan Lombardo

Luglio 20, 2025

Il 17 ottobre 2025, Roma ospiterà una straordinaria retrospettiva dedicata a Salvador Dalí, uno dei più influenti artisti del XX secolo. La mostra, intitolata “Dalí. Rivoluzione e Tradizione“, si terrà presso Palazzo Cipolla, Museo del Corso, e sarà curata dalla Fondazione Roma in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, supportata da MondoMostre e patrocinata dall’Ambasciata di Spagna. Questa esposizione rappresenta un’importante occasione per esplorare la complessità e la ricchezza del lavoro di Dalí, che ha saputo unire la creatività all’accuratezza tecnica.

Un percorso artistico unico

La retrospettiva, che rimarrà aperta fino al 1 febbraio 2026, è diretta scientificamente da Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e curata da Carme Ruiz González e Lucia Moni. In concomitanza con il centenario della prima mostra personale di Dalí, l’esposizione presenterà oltre 60 opere, tra dipinti e disegni, affiancate da materiali fotografici e audiovisivi. Questo materiale permetterà ai visitatori di immergersi nella vita e nell’opera dell’artista, evidenziando il suo percorso all’interno del surrealismo e la successiva evoluzione verso un linguaggio artistico personale e innovativo.

La mostra si articola in quattro sezioni principali, ognuna dedicata ai grandi maestri che hanno influenzato il lavoro di Dalí. Tra questi, spiccano i nomi di Velázquez, Vermeer e Raffaello, che l’artista catalano ha sempre considerato i suoi modelli supremi. Dalí, a partire dagli anni ’30, espresse la sua ambizione di “diventare un classico”, cercando di emulare le tecniche e le visioni di questi illustri predecessori. A questi tre artisti storici si aggiunge Pablo Picasso, con cui Dalí intrattenne un intenso dialogo intellettuale, caratterizzato da stima e rivalità.

Un’arte che sfida il tempo

L’esposizione non si limita a presentare opere d’arte, ma offre anche un’analisi approfondita dell’interesse di Dalí per la scienza, la letteratura, la filosofia e il cinema. Questi elementi si intrecciano nel suo lavoro, creando un universo visivo che continua a stupire e a provocare riflessioni. La retrospettiva mira a mostrare come Dalí abbia saputo fondere la tradizione con l’innovazione, rendendolo un artista di riferimento non solo nel surrealismo, ma anche nell’arte contemporanea.

Il pubblico avrà l’opportunità di esplorare le diverse fasi della carriera di Dalí, comprendendo come il suo approccio artistico sia stato influenzato dai contesti storici e culturali del suo tempo. La mostra si propone di essere un viaggio attraverso l’immaginazione e la genialità di un artista che ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico mondiale.

Con “Dalí. Rivoluzione e Tradizione“, Roma si prepara a celebrare non solo un artista, ma un’epoca di innovazione e creatività che continua a ispirare generazioni di artisti e appassionati d’arte.