Festival di Villa Pennisi: ad Acireale la musica oltrepassa i confini

Ivan Lombardo

Luglio 19, 2025

Il grande repertorio cameristico si fonde con architettura, fotografia e design in un contesto eco-sostenibile per due settimane ricche di eventi a ingresso gratuito. Dal 31 luglio al 13 agosto 2025, Acireale si trasforma in un centro artistico vibrante grazie a “Villa Pennisi in musica”, una rassegna che combina alto perfezionamento e azione culturale. Con lo slogan “Musica senza frontiere”, questa diciassettesima edizione, ideata da David Romano, fondatore e direttore artistico dell’evento, mira a superare le barriere tra generi e linguaggi artistici.

Un percorso artistico diffuso

La manifestazione si sviluppa in due fasi: la prima settimana, dal 31 luglio al 7 agosto, è dedicata a una preview che si svolge in diverse location storiche, tra cui dimore, chiese e teatri di Acireale. La seconda fase, dall’8 al 13 agosto, si concentra a Villa Pennisi, sede principale dei concerti. Tra i momenti clou del festival, spicca l’esibizione del Sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Cecilia, previsto per l’8 agosto, seguito da Salvatore Quaranta, primo violino del Maggio Fiorentino, il 10 agosto. Il Quartetto Adorno offrirà un omaggio a Schubert e a Polansky il 12 agosto con l’esecuzione del celebre “Quartetto per archi n. 14 La morte e la fanciulla”. Il 1° agosto, Mario Montore sarà il protagonista dell’appuntamento sinfonico dedicato a Chopin, accompagnato dall’Orchestra Aci Pro Arte.

Omaggio a Šostakovič e al cinema

Il 9 agosto, l’attore Fiorenzo Madonna interpreterà un’opera di Šostakovič attraverso una rilettura teatrale ispirata alla vita del compositore. Quest’edizione del festival è particolarmente dedicata a Šostakovič, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa, e al suo legame con il cinema. I temi del festival si intrecciano con omaggi a registi del calibro di Stanley Kubrick e Terence Malick. Inoltre, sarà celebrata la figura di Ezio Bosso, storico amico della manifestazione, con la mostra “Ezio Bosso, Jacitano contromano”, curata dal fotografo Flavio Ianniello, che si aprirà il 31 luglio presso il Foyer del Teatro Bellini.

Innovazione e creatività

Anche quest’anno, gli studenti del corso di architettura Archi LAB, insieme ai sound designer, realizzeranno la ReS (Resonant String Shell), uno spazio innovativo che ospiterà le principali attività artistiche del festival. David Romano sottolinea l’importanza della musica come strumento per enfatizzare i concetti e preparare il pubblico. Citando Stanley Kubrick, afferma che la musica, sia quella scritta per il cinema che quella selezionata dai registi, ha il potere di evocare immagini e scoprire melodie nascoste in opere meno conosciute. La rassegna di quest’anno promette di essere un’esperienza unica, capace di coinvolgere e ispirare il pubblico attraverso un ricco programma di eventi e performance.