Il monitoraggio delle zanzare nel Nord Italia ha rivelato un quadro interessante per la stagione estiva del 2025. Secondo quanto riportato da Sara Epis, professore associato di parassitologia presso l’Università degli Studi di Milano e membro del direttivo della Società Italiana di Parassitologia, la presenza di questi insetti è in aumento, sebbene la loro comparsa sia stata leggermente ritardata rispetto all’anno precedente.
Le specie di zanzare presenti
Le specie di zanzare più comuni nel Nord Italia includono la zanzara tigre, scientificamente nota come Aedes albopictus, che continua a dominare il panorama entomologico. Tuttavia, non mancano altre specie, come la Culex pipiens, conosciuta anche come zanzara notturna, che è un noto vettore del virus del West Nile. Epis ha evidenziato che, oltre a queste, si osservano anche altre specie invasive, come l’Aedes koreicus e l’Aedes japonicus, che sono maggiormente diffuse nelle aree periurbane. Queste zanzare, in fase di studio, potrebbero avere un ruolo significativo nella trasmissione di virus.
Fattori climatici e riproduzione
La stagione delle zanzare è fortemente influenzata dalle condizioni meteorologiche. Le piogge irregolari, seguite da periodi di caldo, creano le condizioni ideali per la riproduzione degli insetti. “L’aumento delle piogge intense ha contribuito alla formazione di raccolte d’acqua stagnante, che sono fondamentali per la proliferazione delle zanzare“, ha spiegato la parassitologa. Al contrario, una stagione eccessivamente secca può limitare la loro riproduzione, rendendo l’acqua un fattore chiave per la loro diffusione.
Prospettive per i prossimi mesi
Con l’arrivo di luglio e agosto, si prevede un picco nella popolazione di zanzare, che coinciderà con un aumento dei casi di malattie trasmesse da questi insetti. “Il picco delle zanzare è atteso per settembre, periodo in cui si registrano anche i maggiori focolai legati ai virus“, ha aggiunto Epis. La comunità scientifica continua a monitorare la situazione, prestando particolare attenzione alle specie invasive e al loro potenziale impatto sulla salute pubblica.
In sintesi, il 2025 si presenta come un anno di attenzione per il monitoraggio delle zanzare nel Nord Italia, con un focus particolare sulle specie invasive e le condizioni climatiche che favoriscono la loro proliferazione.