Il trasferimento dello stendardo processionale della Santissima Trinità di Raffaello ha avuto luogo a Roma, dove l’opera, custodita nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello, sarà sottoposta a un intervento conservativo. Questo progetto mira a studiare, ricercare e diagnosticare un’opera considerata tra le prime attribuzioni all’artista rinascimentale.
Il Comune di Città di Castello, proprietario dell’opera, ha dichiarato che si tratta di un pezzo di “eccezionale valore culturale”, il quale sarà oggetto di approfonditi studi. Le operazioni di movimentazione, imballaggio e trasporto sono state eseguite da una ditta specializzata, alla presenza di Alessandra Donati, responsabile di zona della Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio, e del personale dell’Istituto Centrale per il Restauro, Alessandra Ferlito e Sabrina Sottile.
Intervento di restauro e preparazione per la mostra
Il restauro dello stendardo è un passo fondamentale in vista della sua partecipazione alla grande mostra “Raphael sublime poetry“, che si terrà al Metropolitan Museum of Art di New York dal 23 marzo al 28 giugno 2026. Questo evento internazionale rappresenta un’importante occasione per valorizzare l’opera di Raffaello e per attrarre l’attenzione di un pubblico qualificato.
Lo stendardo processionale, un dipinto a olio su tela con cornice seicentesca, è databile tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo. Attualmente è conservato nella sala della Contemplazione della Pinacoteca comunale di Città di Castello. La sua importanza artistica e storica lo rende un soggetto di grande interesse per studiosi e appassionati d’arte.
Il valore culturale dello stendardo
Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, insieme all’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato l’importanza della mostra al Met, evidenziando come questa iniziativa promuoverà la conoscenza dello stendardo a un pubblico ampio e di alto profilo. L’operazione di trasferimento e restauro non solo garantirà la conservazione dell’opera, ma contribuirà anche a rafforzare il legame tra Città di Castello e il patrimonio culturale internazionale.
Il progetto di restauro, quindi, non è solo un intervento tecnico ma anche un’opportunità per mettere in luce la ricchezza culturale e storica di un’opera che rappresenta un pezzo significativo del patrimonio artistico italiano. Con l’avvicinarsi della mostra, l’attenzione su Raffaello e sulle sue opere, come lo stendardo processionale, crescerà, portando con sé un rinnovato interesse per la sua arte e il suo lascito culturale.