Go!2025: il Museo della Grande Guerra riapre a Gorizia con nuove esposizioni

Diletta Rossi

Luglio 18, 2025

Il Museo della Grande Guerra di Gorizia ha riaperto le sue porte, dopo un’importante serie di lavori di riqualificazione, per raccontare la vita quotidiana dei soldati italiani e austroungarici sul fronte, così come quella dei civili nelle città e nei paesi. Questa iniziativa si inserisce nel contesto di Go!2025 Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura.

Situato nella storica sede dei Musei provinciali di Borgo Castello, dal 2016 gestiti da Erpac Fvg, il rinnovato museo presenta una sezione dedicata alla Grande guerra concepita come un Museo per l’Europa. Il nuovo allestimento, curato da Alessandra Martina e Lucio Fabi, offre un percorso espositivo che si sviluppa in dieci sale, ognuna focalizzata su un tema specifico. I visitatori possono ammirare oggetti storici, uniformi, equipaggiamenti, armi, munizioni, documenti e fotografie, che raccontano la vita quotidiana di soldati e civili durante il conflitto.

Nuove tecnologie e accessibilità

Tra le novità del museo si segnalano integrazioni multimediali che arricchiscono l’esperienza del visitatore, insieme a una nuova sezione dedicata alla memoria della Grande guerra, con un focus sui monumenti e sacrari. L’intervento ha potenziato anche la fruibilità e l’accessibilità del museo, rendendolo più fruibile per ogni tipologia di pubblico.

Scoperte archeologiche e investimenti

Durante i lavori di riqualificazione sono stati rinvenuti reperti archeologici, attualmente in fase di studio da parte della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia. I lavori hanno coinvolto anche il Museo della Moda e delle Arti Applicate e Casa Morassi, in un ampio progetto di intervento. Il quadro economico complessivo per queste opere ammonta a 4.862.666,67 euro, con una spesa per questa fase che supera i 2,5 milioni.

La riapertura del Museo della Grande Guerra rappresenta un’importante opportunità per approfondire la storia del conflitto e il suo impatto sulle vite delle persone che lo hanno vissuto, rendendo omaggio alla memoria di coloro che hanno combattuto e sofferto.

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