Enzo Avitabile festeggia 70 anni con una pergamena e un album di ricordi

Ivan Lombardo

Luglio 18, 2025

Enzo Avitabile ha ricevuto un riconoscimento straordinario per i suoi 70 anni di vita e 60 di carriera musicale, durante un evento tenutosi il 2 maggio 2025 a Palazzo San Giacomo, Napoli. L’artista ha espresso la sua gratitudine per l’onore ricevuto, sottolineando l’importanza dell’impegno e della dedizione nel suo lavoro. “Questo riconoscimento vale una vita di impegno. Non mi piace dire ‘sacrificio’, perché quelli che si svegliano la mattina e vanno a lavorare si sacrificano più di noi”, ha dichiarato Avitabile, evidenziando il valore della ricerca e della diffusione della musica a costi accessibili.

Il riconoscimento da parte del sindaco

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha elogiato Avitabile come uno dei simboli della città, ricordando il concerto tenutosi a Piazza Mercato, un evento che ha rappresentato un tributo della comunità all’artista. “Oggi, in sala giunta, abbiamo consegnato una pergamena che suggella questo riconoscimento e l’affetto che Napoli, e non solo, ha per lui”, ha aggiunto Manfredi. Durante la cerimonia, il Comune ha donato a Enzo Avitabile non solo una pergamena, ma anche un album commemorativo contenente le immagini più significative della mostra “Enzo70“, allestita nella storica Chiesa di San Severo al Pendino.

La descrizione dell’assessore

L’assessore comunale, Teresa Armato, ha descritto Avitabile come una persona generosa, ricca di umanità e spiritualità. “È un napoletano che ha sempre portato con orgoglio la sua appartenenza, attraversando le generazioni con la sua musica e la sua capacità di esprimere l’identità profonda di questa città”, ha dichiarato Armato.

Il ringraziamento finale

In chiusura, Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria della musica e dell’audiovisivo, ha ringraziato Avitabile per aver regalato al pubblico un mondo di emozioni. “Grazie per la tua musica, per la tua arte, per il tuo coraggio. Ci continui a ispirare e a scuotere”, ha concluso Tozzi, sottolineando l’impatto duraturo dell’artista sulla cultura musicale e sull’identità napoletana.