Due giovani di Ardea sequestrati e rapinati in auto: arrestata una coppia

Diletta Rossi

Luglio 18, 2025

Un grave episodio di violenza si è verificato ad Ardea, in provincia di Roma, dove due giovani amici sono stati vittime di un sequestro e rapina. Nella mattinata del 18 luglio 2025, i Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato un uomo di 33 anni e una donna di 25 anni, entrambi residenti ad Aprilia, accusati di gravi reati, tra cui rapina aggravata e sequestro di persona.

La dinamica dell’episodio

I fatti risalgono a domenica 16 luglio 2025, quando l’uomo ha avvicinato un suo conoscente all’interno di una sala slot di Ardea. Dopo aver minacciato la vittima con un coltello a serramanico, ha costretto lui e un amico a salire sulla propria auto. Una volta entrati, i due amici sono stati costretti a rimanere seduti sui sedili posteriori, mentre il 33enne, alla guida, continuava a minacciarli e a deriderli con l’arma. Questo incubo è durato per diverse ore, durante le quali i due giovani sono stati privati della loro libertà.

Al termine della lunga e angosciante esperienza, l’uomo ha rapinato uno dei due amici, sottraendogli un borsello contenente denaro e un cellulare, per poi abbandonarli in strada. Uno dei giovani, traumatizzato dall’accaduto, si è recato al pronto soccorso di Pomezia, dove è stato dimesso con una prognosi di due giorni a causa delle lesioni riportate.

Le indagini e gli arresti

Le indagini sono state avviate immediatamente dopo la denuncia presentata dai due amici. I Carabinieri hanno condotto accertamenti approfonditi che hanno portato all’identificazione del 33enne, già noto alle forze dell’ordine, e della sua complice. Grazie a queste indagini, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri.

Il provvedimento ha permesso di arrestare i due sospetti, che sono stati rintracciati e portati in carcere. Il 33enne è stato trasferito nella casa circondariale di Velletri, mentre la 25enne è stata condotta nel carcere di Rebibbia, entrambi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le autorità competenti hanno sottolineato la gravità dei reati contestati e l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini, evidenziando come episodi del genere non possano essere tollerati.

La vicenda ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona, che si sono detti allarmati per la crescente violenza. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione, intensificando le pattuglie per garantire un clima di sicurezza e tranquillità nella comunità.