Piantedosi a ‘Codice’: ‘In arrivo nuovi controlli per le app di messaggistica’

Ivan Lombardo

Luglio 17, 2025

Il 17 luglio 2025, durante la trasmissione “Destabilizzati” del programma “Codice”, condotto da Barbara Carfagna su Rai 1, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha rivelato l’intenzione del governo italiano di creare un’autorità pubblica dedicata al monitoraggio e alla regolamentazione delle app di messaggistica istantanea. Questa iniziativa si propone di affrontare seri problemi legati alla pedopornografia, al terrorismo e allo spionaggio.

Piantedosi ha sottolineato la necessità di una nuova autorità, che sarebbe collegata al Ministero dell’Interno e al Servizio di Polizia Postale, per garantire un efficace controllo sulle piattaforme di messaggistica come WhatsApp, Telegram e Signal. L’obiettivo è di portare questi grandi provider internazionali sotto un quadro normativo simile a quello delle compagnie telefoniche, al fine di migliorare la sicurezza nazionale.

Il ministro ha evidenziato che la crittografia end-to-end, utilizzata da molte di queste app, rappresenta un ostacolo significativo per le forze dell’ordine nella lotta contro minacce gravi. Secondo Piantedosi, l’evoluzione del quadro normativo a livello europeo e internazionale mira a obbligare questi servizi, molti dei quali operano al di fuori dell’Unione Europea, a stabilire sedi nei vari Stati membri. Questo approccio consentirebbe di applicare le leggi nazionali e di adottare sanzioni, che potrebbero arrivare fino alla sospensione del servizio.

Nuovi scenari della cybersicurezza

La puntata di “Codice” ha trattato anche i recenti sviluppi della cybersicurezza in Europa, evidenziando come i Paesi del continente siano attualmente coinvolti in una sorta di “guerra permanente”. Gli esperti presenti hanno descritto un contesto di attacchi digitali, spionaggio e esfiltrazione di dati, nonché forme di guerra cognitiva che minacciano la stabilità delle istituzioni.

Tra gli ospiti della trasmissione c’era il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il capo dei servizi segreti estoni Kaupo Rosin, i quali hanno espresso preoccupazione per la crescente intensità degli attacchi informatici rivolti all’Europa. Secondo Rosin, tali attacchi non solo mettono in pericolo la sicurezza informatica, ma preparano anche il terreno per azioni future più gravi.

Dai centri NATO in Estonia, i militari europei hanno lanciato allarmi riguardo all’evoluzione della guerra ibrida, che si manifesta attraverso sabotaggi mirati a minare la fiducia dei cittadini nei confronti dei loro governi, in particolare quelli impegnati nel sostegno all’Ucraina.

Limiti delle normative sulla privacy

Un ulteriore tema affrontato nella trasmissione riguarda le limitazioni imposte dalle normative sulla privacy, che spesso ostacolano le forze dell’ordine nell’intervenire tempestivamente per prevenire crimini gravi, come gli abusi sui minori. In questo contesto, è stato previsto un intervento dello scrittore Andrea Colamedici, autore del saggio “Ipnocrazia”, per discutere della cosiddetta “guerra cognitiva” e delle sue implicazioni sulla società contemporanea.

Con queste dichiarazioni, il governo italiano intende affrontare le sfide emergenti legate alla sicurezza digitale, cercando di equilibrare la protezione della privacy con la necessità di garantire la sicurezza pubblica.