Milano, l’assessore Tancredi si dice pronto a dimettersi: inchiesta urbanistica avviata

Ivan Lombardo

Luglio 17, 2025

Quasi trenta progetti sono al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Milano, che mira a fare chiarezza su una serie di interventi di rigenerazione urbana. Questi progetti, che spaziano dall’area di San Siro al restyling degli scali ferroviari, sono sospettati di nascondere forme di corruzione diffuse, secondo quanto riportato da fonti investigative. L’operazione ha avuto un impulso significativo con il sequestro di documenti e computer da parte della Guardia di finanza, il cui materiale potrebbe rivelare dettagli cruciali sulla nuova mappa urbanistica di una Milano che, secondo i critici, sta diventando sempre meno inclusiva.

Progetti sotto inchiesta

L’inchiesta della Procura di Milano si concentra su progetti che includono interventi in nove municipi, i quali sono al centro di scambi documentati tra Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio, e Federico Pella, manager della società di ingegneria J+S. Le comunicazioni tra i due evidenziano come le strategie di sviluppo urbano siano state influenzate dall’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi. Secondo le indagini, questi accordi coinvolgono importanti soggetti economici, tra cui Unipol, Redo, Carfin, EuroMilano, LeandLease, Noods, Hines, Coima, Atm e Rfi.

L’analisi della Procura intende valutare caso per caso la legittimità di questi accordi, cercando di dimostrare la presenza di attività illecite dietro fatture e contratti. Tra i progetti più controversi c’è il rifacimento dello stadio San Siro, che coinvolge le squadre di calcio Milan e Inter. La società J+S è stata coinvolta in questo progetto, avendo ricevuto un appalto significativo per la ristrutturazione delle scuderie de Montel, destinate a diventare strutture sportive.

Le implicazioni dell’indagine

Il fascicolo dell’inchiesta, che conta oltre 400 pagine, include dettagli sugli interventi in aree chiave come il Pirellino P39, i Piani integrati di intervento per gli scali ferroviari e il villaggio olimpico, e altri progetti significativi. Le indagini rivelano che l’assessore Tancredi ha avuto un ruolo attivo in molte di queste operazioni, il che solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla correttezza delle decisioni urbanistiche.

Una fonte vicina all’inchiesta ha sottolineato che le indagini sono solo all’inizio e che i pubblici ministeri stanno esaminando i legami tra Marinoni e Pella, i quali sono in attesa di sviluppi significativi riguardo al futuro dello stadio Meazza e delle aree circostanti. La situazione è ulteriormente complicata dalle aspettative riguardo a potenziali affari legati alla demolizione o trasformazione dello stadio, che potrebbero coinvolgere nuove costruzioni a Rozzano e San Donato.

Le indagini sollevano interrogativi non solo sulla regolarità dei progetti ma anche sulla governance della città di Milano, con implicazioni che potrebbero estendersi a livello politico e amministrativo. La Procura è ora chiamata a valutare attentamente le prove raccolte e a decidere come procedere nei confronti degli indagati, tra cui figure di spicco del panorama politico e imprenditoriale milanese.

La situazione si evolve costantemente e gli sviluppi futuri potrebbero avere un impatto significativo sulla pianificazione urbana di Milano e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.