Il 17 luglio 2025, la Polizia di Stato di Torre del Greco ha emesso ventidue misure cautelari a seguito di una violenta maxi rissa tra ultras del Turris, avvenuta il 26 gennaio 2025. L’episodio si è verificato durante la partita di calcio Turris-Sorrento, quando gruppi di tifosi si sono scontrati nel centro della città , in un contesto di tensione crescente.
Il contesto della rissa
La rissa è scoppiata nel pomeriggio del 26 gennaio, mentre i tifosi locali, appartenenti al gruppo “Hijos de Barrios“, si sono trovati faccia a faccia con i membri del gruppo rivale “Ultras Torre del Greco“. Questo scontro è stato innescato dalla rottura di un gemellaggio con i tifosi della Nocerina, una situazione che aveva già creato atriti tra le fazioni. Durante una conferenza stampa tenutasi presso la Procura di Torre Annunziata, il procuratore Nunzio Fragliasso, insieme al sostituto Andreana Ambrosino e al dirigente del commissariato di polizia di Torre del Greco, Stefano Losco, hanno fornito dettagli sul caso.
Le misure cautelari e le indagini
In totale, la Polizia ha notificato 22 misure cautelari, di cui tre prevedono la detenzione in carcere, due agli arresti domiciliari e diciassette divieti di dimora. Le misure sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata su richiesta della Procura. Gli indagati sono accusati di rissa aggravata, danneggiamento e lesioni personali, aggravate dall’uso di armi e con il volto travisato. Inoltre, cinque ultras sono stati segnalati per aver violato il divieto di avvicinamento (daspo) predisposto dal questore di Napoli.
Le indagini sono state avviate a seguito di un’informativa della polizia giudiziaria riguardante 24 individui, tra cui due minorenni. Le risse si sono verificate in diverse occasioni nel centro di Torre del Greco, poco prima delle 17, nei pressi del “Bar La Torre“, un’area distante dallo stadio. Questo episodio ha destato preoccupazione tra i cittadini, poiché ha messo in pericolo l’incolumità di passanti e automobilisti.
La dinamica della rissa
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno consentito di identificare gli indagati, che si sono presentati armati di aste, caschi, cinture e altri oggetti contundenti. Durante gli scontri, i tifosi hanno lanciato tutto ciò che era a portata di mano, inclusi sedie, sgabelli e tavolini, creando una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Questo episodio ha sollevato un allarme sociale, evidenziando la necessità di interventi più incisivi per garantire la sicurezza pubblica in occasioni di eventi sportivi.
Il caso continua a essere monitorato dalle autorità competenti mentre si svolgono le indagini e si attendono ulteriori sviluppi sul fronte legale.