Felix Baumgartner perde la vita durante un’uscita in parapendio, tragedia per il base jumper recordman

Diletta Rossi

Luglio 17, 2025

Un tragico incidente ha colpito il mondo degli sport estremi il 2 maggio 2025, quando Felix Baumgartner, celebre base jumper e paracadutista austriaco, è deceduto in un evento fatale avvenuto a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. Baumgartner, 56 anni, noto per il suo straordinario salto dalla stratosfera, si trovava in vacanza nelle Marche quando, durante un lancio con il parapendio, ha probabilmente accusato un malore, precipitando in una struttura ricettiva. Nell’impatto ha colpito una ragazza, un’animatrice del villaggio turistico, che ha riportato ferite lievi. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorso e le forze dell’ordine.

La dinamica dell’incidente

L’incidente ha avuto luogo in un contesto di grande affluenza turistica, con Baumgartner che stava godendo di una meritata pausa. Il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella, ha espresso il suo cordoglio per la tragedia, sottolineando l’impatto che la notizia ha avuto sulla comunità locale. Le autorità stanno indagando per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto. Ciarpella ha mantenuto contatti costanti con lo staff della struttura ricettiva e con i carabinieri, i quali stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, che al momento risulta poco chiara. Si ipotizza che Baumgartner possa aver subito un malore, ma non si escludono problemi meccanici o manovre di emergenza.

Dopo la caduta, il sindaco ha immediatamente cercato informazioni sulle condizioni della giovane animatrice coinvolta, ricevendo conferma che le sue ferite non erano gravi. Questo ha portato un minimo di sollievo in un momento di grande tristezza e shock per la comunità.

Una carriera segnata da record e avventure

Felix Baumgartner ha vissuto una vita dedicata all’adrenalina e alle sfide. Nato a Salisburgo il 20 aprile 1969, ha guadagnato notorietà mondiale grazie al progetto Red Bull Stratos, che il 14 ottobre 2012 lo ha visto lanciarsi da un’altezza di 38.969,4 metri, stabilendo tre record mondiali. Questi includono il primato per l’altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, l’altezza massima di un lancio da pallone e la velocità massima in caduta libera, toccando i 1.357,6 chilometri orari.

La carriera di Baumgartner è iniziata precocemente, a soli 16 anni, con i primi lanci in paracadute. La sua collaborazione con Red Bull è iniziata nel 1988, trasformandolo nel loro atleta di punta. Negli anni ’90 ha scoperto il base jumping, stabilendo numerosi record, tra cui il primo lancio dalle Petronas Tower di Kuala Lumpur e dalla statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Nel 2003 ha compiuto un’impresa storica, diventando il primo uomo a attraversare il canale della Manica in volo con una wingsuit.

Dopo il successo del progetto Stratos, Baumgartner ha ampliato le sue attività, dedicandosi a voli commerciali e impegnandosi in cause sociali. Ha lavorato come ambasciatore per Wings for Life, una fondazione dedicata alla ricerca sulle lesioni spinali, e stava progettando di avviare una propria fondazione, Fly 4 Life. Inoltre, nel 2014 si è cimentato nell’automobilismo, partecipando alla 24 ore del Nürburgring con la squadra Audi race experience, ottenendo un ottimo risultato con il suo team.

La sua morte segna una perdita incolmabile per il mondo degli sport estremi e per tutti coloro che hanno ammirato il suo coraggio e le sue imprese straordinarie.